Il vescovo portoghese Januario Torgal Ferreira: ‘rispetto’ il cammino delle coppie omosessuali
Ecco le interessanti riflessioni del vescovo portoghese Ferreira su ‘chiesa cattolica, sessualità e omosessualità’, riprese dal sito del gruppo omosessuale cattolico portoghese Rumos Novos.
Presentiamo di seguito un estratto dell’intervista al vescovo delle Forze Armate del Portogallo, Januario Torgal Ferreira ,apparsa su un notiziario portoghese online.
Di solito la Chiesa è piuttosto inflessibile sul tema della sessualità…
Quello che penso è che ci sia un gruppo di persone, e lo dico con rispetto, totalmente analfabete, piene di complessi, di malizia, di sensualità, quasi castrate. Chi conosce ed ama il mondo, lo guarda con un’ottica pulita e felice.
Devo ringraziare la vita e gli educatori che ho avuto se guardo il mondo in modo tanto disinibito e senza vergogna. E’ come quando mi dicono: “Ah… vai in spiaggia e in piscina con i pantaloni corti”. E allora? Qual’è il problema? Sono anch’io un cittadino come tutti gli altri!
Ma la gente ti ha detto questo?
Non in modo diretto. Ma la gente mi vede in spiaggia. Immaginiamo la situazione seguente: “Così se ne stava sdraiato là, accanto alla ragazza in topless?”. E allora? Cosa c’è? Soltanto un pervertito va in spiaggia e pensa queste cose.
A volte il male è insito nel modo in cui uno guarda il mondo. E bisogna vedere dove ha portato questa conversazione…
E riguardo alla legge recentemente approvata in Portogallo, che estende il concetto di matrimonio alle coppie dello stesso sesso?
Per quanto mi riguarda – non sono d’accordo col concetto di matrimonio (dello stesso sesso). Sono d’accordo ed accetto un uomo che viva con un uomo e una donna che viva con una donna.
E questo non la turba?
Ovviamente no. L’atteggiamento che devo mantenere è di rispetto.
(…)
La Chiesa di fatto dà il benvenuto agli omosessuali. Purchè essi non pratichino la loro omosessualità
E’ certo che una coppia omosessuale non è qualcosa di teorico, vero? E gli affetti si estrinsecano attraverso questa pratica, con questa fusione psico-affettiva di quell’unità misteriosa che è l’essere umano.
La Chiesa deve capire questo?
Comprendere, sì. Sacralizzare, no – poiché l’amore è per la Chiesa un sacramento, il matrimonio. Si tratta di una materia molto complessa, che deve essere compresa molto bene. E nessuna istituzione può dire generalizzando se accetta o non accetta. Ogni caso è unico.
(…)
Ma lei ha ricevuto una tirata d’orecchie per aver parlato più del lecito o detto cose che non avrebbe dovuto…
Già. Dalle persone che non sono d’accordo con le mie idee. Ricevo tante lettere sgradevoli! Qualche giorno le voglio pubblicare tutte! Non mi importa, naturalmente, che ci siano posizioni diverse dalla mia.
Ma mi spiace che la gente travisi quello che difendo o decida di controbattere con l’insulto o l’aggressione gratuita.
E da dentro la Chiesa?
Sono stato richiamato una volta o due.
A che proposito?
La pianificazione familiare ad esempio. Ma continuo ancora a pensare quello che pensavo prima e a dire quello che dicevo prima.
E questo dimostra che per quanto mi riguarda non c’è la minima ostilità. C’è una grande comunione e un grande amore verso la Chiesa, e sono convinto, per la mia esperienza pastorale, che ciò che adesso difendo presto sarà una realtà.
Non accetto il dogmatismo dei metodi contraccettivi naturali. Spesso la gente non vuole essere realista.
Ma la cosa più importante è che continui ad esserci molto dialogo, poichè nessuno possiede la verità nella sua completezza.
* Il vescovo Januario Torgal Ferreira fu ordinato da Papa Giovanni Paolo II Vescovo Ausiliario delle Forze Armate Portoghesi nell’anno 1989 ed è Vescovo vescovo delle Forze Armate del Portogallo dal 2001.
Testo originale: Intervista estratta da Bispo D. Januário: “Concord e aceito um homem com um homem di vita (26 giugno 2010)