Il vescovo Semeraro: cristiani Lgbt? “No, cristiani senza aggettivi”
Articolo pubblicato su “Avvenire” del 12 maggio 2018
Cristiani Lgbt? No cristiani e basta. Senza aggettivi. Lo spiega il vescovo di Albano, Marcello Semeraro, segretario del consiglio dei cardinali (C9) in un breve messaggio inviato al Forum europeo dei cristiani Lgbt che ha preso il via ieri proprio nella cittadina sui Castelli romani e che proseguirà fino a domenica.
Semeraro spiega che, nonostante sia trattenuto altrove, ha desiderato rivolgere alcune espressioni di augurio alle persone presenti «perché non siete partecipanti a un Convegno qualsiasi. Siete ‘gruppi cristiani’ e ciò mette in campo un titolo di fraternità. ‘Cristiano’ è il mio nome», sottolinea il vescovo di Albano, richiamando un antico scrittore del IV secolo.
Ma è sull’aggettivo ‘Lgbt’ che si appunta l’attenzione di Semeraro. Riprendendo papa Francesco, che in più occasioni ha lamentato una certa ‘cultura dell’aggettivo’ con cui spesso a torto si identificano le persone lasciando in secondo piano la loro autentica identità, il vescovo di Albano sollecita i partecipanti al Forum a passare dalla ‘cultura dell’aggettivo’ alla ‘teologia del sostantivo’. «E spero – conclude – che piaccia anche a voi».
All’incontro, giunto alla 37esima edizione – per la seconda volta in Italia – prendono parte 150 delegati di oltre 20 Paesi europei. Il Forum – che è membro del Consiglio d’Europa dal 2016 – ha respiro ecumenico e intende in questa occasione concentrare l’attenzione sul prossimo Sinodo dei giovani. I contenuti verranno presentati oggi alle 16,30, presso la Facoltà teologica valdese di Roma, in una conferenza pubblica “Verso il Sinodo sui giovani. Le chiese cristiane hanno la volontà e la capacità di accogliere i giovani Lgbt?”.
Al termine celebrazione liturgica ecumenica. L’iniziativa è organizzata da ‘Cammini di speranza’, l’associazione italiana che coordina alcuni dei gruppi di cristiani Lgbt presenti nel nostro Paese.