Il vescovo tedesco Felix Genn si chiede: “la Chiesa come tratta le persone omosessuali?”
Articolo di KNA (Katholische Nachrichten-Agentur, Agenzia di stampa cattolica) pubblicato sul sito cattolico domradio.de (Germania) il 1 luglio 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
Il vescovo tedesco di Münster, Felix Genn, comprende le proteste contro il no del Vaticano alle benedizioni per gli omosessuali. Le dichiarazioni della Chiesa (cattolica) negli ultimi anni hanno ferito le persone.
Si pone la domanda fondamentale: la Chiesa come tratta le persone? Così ha detto giovedì in un’intervista al portale di Münster kirche-und-leben.de. “Questo vale in generale, ma soprattutto per quanto riguarda le persone omosessuali che sono state ferite nel corso degli anni e dei decenni dalle dichiarazioni rilasciate dalla Chiesa”. La Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede ha dichiarato a metà marzo che la Chiesa non aveva l’autorità per benedire le unioni di persone dello stesso sesso.
Dispute nel dialogo sulla riforma
Genn ha ricordato che al Sinodo sulla famiglia nel 2014 e nel 2015 in Vaticano, è stato portato dal gruppo di lingua tedesca un testo per il documento sinodale. Il testo suggeriva che i responsabili della Chiesa dovrebbero scusarsi per i loro rapporti con le persone omosessuali. Secondo il vescovo, questo testo, che non è stato incluso nel documento finale, dovrebbe diventare oggetto dell’attuale dialogo di riforma sul Cammino Sinodale della Chiesa Cattolica in Germania.
Resistenze nella società
Nelle parole del vescovo, in una società fortemente influenzata dall’idea di giustizia e di uguaglianza, incontra resistenza anche l’insegnamento della Chiesa sull’esclusione delle donne dal sacramento dell’Ordine. Dal punto di vista della giustizia, egli è “interamente dalla parte delle donne e anche dalla parte delle persone omosessuali”. In varie sedi del Vaticano ha detto chiaramente che queste domande non riguardano solo la morale e la dogmatica. Resta però legittima la questione se vi sia un livello, al di là dell’aspetto della giustizia e della discriminazione, “che permetta di comprendere perché la Chiesa insegna ciò che insegna su questo punto”. La tensione è eccessiva.
Un processo di ricerca aperto
Secondo Genn, la Chiesa è attualmente in un processo di ricerca aperto, “che riguarda semplicemente tutto”. Quando gli è stato chiesto se fosse necessario un Concilio, ha detto che un Papa e forse anche Francesco potrebbero giungere alla conclusione che una tale assemblea -o almeno un sinodo rappresentativo- fosse necessaria per uno scambio ecclesiale universale. In ogni caso, è bello che Francesco, con il “Sinodo mondiale” che aveva annunciato, abbia aperto uno “spazio molto aperto” e allargato il Cammino Sinodale tedesco a tutto il mondo.
Allo stesso tempo, Genn ha avvertito del pericolo che i tedeschi sarebbero stati percepiti nella Chiesa universale come sapientoni. “Se si creasse l’impressione: noi cattolici tedeschi lo sappiamo già e lo stiamo già facendo, e anche il resto di voi potrebbe arrivarci prima o poi – sarebbe fatale ed estremamente pericoloso”.
Testo originale: Bischof Genn zeigt Verständis für Homosexuelle Viele fühlten sich verletzt