Il vescovo tedesco Kohlgraf: nella chiesa cattolica bisogna “parlare con gli omosessuali e non di loro”
Articolo pubblicato sul sito cattolico DomRadio.de (Germania) il 3 febbraio 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
“Non ignorare” le scoperte della scienza. Il vescovo (tedesco) Peter Kohlgraf suggerisce una rivalutazione dell’omosessualità da parte della Chiesa cattolica e chiede una cura pastorale senza pregiudizi per le coppie dello stesso sesso.
Non sostiene, certo, una forma di benedizione per le coppie omosessuali simile ai matrimoni in chiesa, ma “un accompagnamento – invece di giudicare”, scrive Kohlgraf in un articolo per il quotidiano della chiesa di Magonza “Fede e vita” (Sonntag). Inoltre, occorre parlare con loro e non di loro.
Come delicata porcellana
Ci sono già molte celebrazioni di benedizione per queste coppie, ha detto il vescovo di Magonza. Queste spesso hanno violato l'”ordine della Chiesa”, ma “non pare abbia molto senso” intervenire su questo punto o addirittura voler annullare una benedizione: “Voglio urtare nei credenti una sensibilità delicata come porcellana?”.
La Chiesa “non può ignorare” i risultati delle scienze, ha ulteriormente sottolineato Kohlgraf. Ha fatto riferimento a un convegno scientifico organizzato pochi mesi fa dalla Conferenza Episcopale sull’orientamento sessuale delle persone dal punto di vista umano-scientifico e teologico. I sessuologi hanno riferito che “non sono affatto poche le persone” che provano attrazione omosessuale.
Si è preoccupato di come la Chiesa cattolica l’ha affrontata, ha aggiunto il vescovo. Alla domanda se le persone omosessuali fossero “create male” o se Dio avesse “sbagliato nel suo ordine di creazione”, ha sottolineato: “Trovo difficile immaginare un errore nell’ordine della creazione”. Forse vi si rivela “una variante nella diversità della creazione che è proprio così?”
Guardare al catechismo
Guardando alle dichiarazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica, secondo cui gli atti omosessuali sono “intrinsecamente disordinati”, ma allo stesso tempo gli omosessuali devono essere trattati con “rispetto, compassione e delicatezza”, prosegue il vescovo, “basta ammettere che in qualche modo sono tutti figli di Dio?”
Solo poche persone omosessuali percepirebbero la “richiesta di castità” come ispirata a delicatezza e rispetto, perché questa inclinazione “non è stata scelta personalmente”, ha detto Kohlgraf nella “Parola del Vescovo” per il giornale della Chiesa.
Il catechismo afferma anche che “non poche” persone sono omosessuali e che l’omosessualità si manifesta “in forme molto mutevoli nei diversi tempi e culture”. “Questa affermazione solleva in me queste domanda: non significa anche che la valutazione può cambiare?”, chiede Kohlgraf.
Testo originale: Bischof Kohlgraf regt Neubewertung von Homosexualität an