Che impatto sta avendo nella chiesa “Buidling a Bridge”, il libro di padre Martin
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 31 luglio 2017, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Il fenomeno cattolico LGBT di quest’estate è, senz’ombra di dubbio, la pubblicazione del libro “Building a Bridge: How the Catholic Church and the LGBT Community Can Enter Into a Relationship of Respect, Compassion, and Sensitivity” del gesuita James Martin. Anche prima della sua pubblicazione, e ancor oggi, ho continuato a ricevere e-mail giornaliere sul libro – soprattutto domande e suggerimenti su come usarlo – e il ritmo non sembra diminuire. Perché questo libro ha avuto un tale impatto quando anche negli anni scorsi ne sono stati pubblicati molti sui cattolici LGBT? Non è facile dirlo, ma penso che ci siano diverse possibilità.
Primo. Credo che sia per il suo autore: un prete. Mentre ci sono parecchi libri sui cattolici LGBT scritti da teologi, sostenitori, studiosi e semplici fedeli, è passato molto tempo da quando un prete ha scritto un libro così. Di più, mentre alcuni sacerdoti hanno scritto di pastorale o sottigliezze teologiche, non riesco a ricordarmi di qualcuno che abbia affrontato la spinosa questione delle relazioni tra la Chiesa istituzionale e la comunità LGBT. Credo che, per intensità, il tasto sullo sviluppo di buone relazioni tra questi due gruppi sia paragonabile a quello altamente emotivo sull’etica sessuale. Un’altra ragione della popolarità del libro è che è stato pubblicato negli USA da un’importante casa editrice, la HarperOne. Questo rende il libro più accessibile rispetto a molti altri libri cattolici LGBT di case editrici religiose o specificatamente LGBT.
Ovviamente la fama di padre Martin gioca un ruolo nella popolarità del libro. Già noto come uno dei maggiori scrittori contemporanei di spiritualità, Martin si è accollato un bel rischio decidendo di dedicarsi ad un argomento così controverso all’interno della Chiesa. Anche se ci sono molte recensioni del libro, c’è da notare che non tutte sono positive. Tali recensioni, sia di cattolici progressisti che di conservatori, l’hanno accusato di non affrontare l’etica sessuale. Mentre il primo gruppo sperava che sarebbe stato critico nei confronti dell’insegnamento della Chiesa sulle relazioni (sessuali), il secondo sperava che l’avrebbe difeso più veementemente.
Comunque, alcune di queste recensioni, non c’entrano l’argomento principale del libro: padre Martin analizza la relazione tra la Chiesa istituzionale e la comunità LGBT, e non l’insegnamento riguardante l’etica sessuale, che certamente è importante, ma non è il solo punto che ostacola una migliore relazione tra le due realtà. Si deve raggiungere una maggiore armonia e Martin è nel giusto quando dice che “rispetto, compassione e sensibilità” – citazioni del catechismo che sono i tre pilastri del famoso ponte – devono esserne le basi.
Quest’estate, ho viaggiato per tutto il paese, assistendo a vari meeting cattolici e parlando con molti fedeli che lavorano nella Chiesa istituzionale e praticamente tutti mi hanno detto quanto il libro di padre Martin li avesse ispirati. Questo piccolo indizio, vero anche se non supportato da un’analisi metodica, mostra che il target più importante di questo libro sono gli impiegati in ambito ecclesiastico.
Questo è esattamente il gruppo che più ha bisogno di ascoltare il messaggio dell’autore, e l’esperienza mi dice che ha ampiamente raggiunto il suo scopo. La notizia di questa settimana che il cardinal Cupich ha approvato la raccomandazione di Martin (cioè che i leader ecclesiastici, per parlare della comunità LGBT, dovrebbero usare i pronomi che questa preferisce) è l’evidenza dell’impatto del libro sulla gerarchia.
Ho incontrato due gruppi di catechisti in due parti diverse del paese e senza legami tra loro. Tutti e due la pensavano allo stesso modo: volevano mandare il libro di Martin ai responsabili diocesani e parrocchiali, inclusi i loro vescovi. Credo che il messaggio di padre Martin possa ammorbidire i cuori dei leader ecclesiastici in un modo impossibile agli altri.
Non c’è bisogno di aprire il libro per vedere l’impatto che può avere sulla gerarchia. Sulla quarta di copertina si legge che il libro è raccomandato da due cardinali (uno dei quali funzionario vaticano) e da un vescovo.
Quel che è più interessante è che sono in buona compagnia con due sostenitori della comunità LGBT – il teologo James Alison e suor Jeanine Gramick di New Ways Ministry – che sempre in quarta di copertina ne consigliano la lettura. Se ci fosse bisogno di prove che questo libro può costruire ponti, eccole: due anime così diverse sono state capaci di trovare un terreno comune.
Praticamente nessuno invece ha recensito la seconda parte del libro, una raccolta di preghiere, riflessioni sulla Scrittura ed argomenti di spiritualità. È un peccato che questa sezione non sia stata notata perché contiene del materiale molto utile, profondo e commovente. Se la prima parte del libro riguarda la costruzione di ponti, la seconda offre il materiale per farlo. Sarebbe meraviglioso se i leader ecclesiastici e le persone LGBT riflettessero insieme su alcuni degli argomenti di questa parte.
Anche se la gente può legittimamente avere opinioni diverse sui dettagli e su come ogni parte deve mostrare “rispetto, compassione e sensibilità”, è fuori discussione che questo libro sta avendo un impatto immenso sul dibattito dei cattolici LGBT ed ha raggiunto persone influenti della Chiesa che rivestono posizioni tali da prendere importanti decisioni sui programmi di cura pastorale, sulle politiche locali e sulle possibilità di costruire ponti.
Il successo del libro di padre Martin è quello di aver fatto ripartire la discussione e di averlo fatto quando i tempi sono maturi per un’ampia fetta della Chiesa. Questo libro non potrà piacere a tutti, progressisti e conservatori, ma di sicuro raggiunge un gruppo importantissimo: la corrente principale, e tradizionalista, della Chiesa, e i suoi leader.
Noi di New Ways Ministry crediamo nell’incontro propositivo e da quarant’anni lottiamo per realizzarlo. Una cosa che abbiamo imparato è che succede tutto “pian piano”. E il libro di padre Martin è un piccolo passo nella direzione giusta.
Testo originale: The Impact Fr. Martin’s New Book Is Already Having