In Belgio il ministro delle Pari Opportunità fa coming out

Il fiammingo Pascal Smet, che è anche ministro dell’Istruzione, ha rivelato di essere omosessuale in un’intervista su un giornale belga e poi alla televisione.
Pascal Smet, 42 anni, è un uomo politico del partito Sp.a socialista, molto noto nella vita politica belga.
Pascal Smet ha fatto carriera dando un’immagine dinamica di sè. Nell’estate 2009 è stato nominato ministro fiammingo all’Istruzione e delle Pari Opportunità e si è distinto anche per un’altra ragione: ha rivelato la sua omosessualità al giornale Humo.
“Io non vado in giro per strada a gridare che sono omosessuale” ha dichiarato a questo giornale “KrisPeeters (il ministro presidente del governo fiammingo nda) grida sui tetti che ama le donne bionde?” ha detto Smet. “Avrei trovato ipocrita non rispondere a questa domanda”.
Invitato a Één, il primo canale di lingua neerlandese della televisione belga, il 1 settembre 2009 egli è tornato dettagliatamente su questo coming out.
“In quell’intervista Humo mi ha chiesto se ero omosessuale. Prima ritenevo questo genere di domande inopportune perché essere gay non è una scelta. Puoi scegliere solo se accettarlo oppure no.
Ma oggi sono ministro delle Pari Opportunità e naturalmente questo tema riguarda la comunità gbt(lesbica, gay, bisessuale, transessuale). Avrei dunque ritenuto completamente ipocrita non rispondere a questa domanda. Ci sono tante persone differenti nelle Fiandre e lo sono anch’io, perciò questa domanda era pertinente”.
Nel corso della stessa intervista Smet ha ricordato la sua adolescenza in un paesino fiammingo e il fatto che era soprannominato “la checca. “Non mi sono mai riconosciuto in questa descrizione”.
Pascal Smet spiega anche di aver discusso a lungo con il suo compagno prima di prendere la decisione di fare un coming out pubblico.
Ironia del destino:Pascal Smet è anche il patrocinante della campagna della Croce Rossa che mira a promuovere le donazioni di sangue e del resto è il senso del distintivo rotondo (che indossa ndt) nel corso dell’intervista alla televisione e la motivazione ufficiale per cui è stato invitato nello studio televisivo.
Ma Smet non può tuttavia dare l’esempio:essendo gay non può donare il sangue. Cavaria, l’associazione “holebi” (homo, lesbienne, bi, in italiano gay, lesbica, bisex ndt) che opera nelle Fiandre si congratula per il coming out del ministro.
“Ancora oggi per un uomo politico” dice “rivelare la sua omosessualità richiede una certa dose di coraggio” e aggiunge ” Noi desidereremmo che il ministro faccia sue alcune nostre proposte che consistono nel dare più attenzione alla lotta contro le discriminazioni”.
Sull’esclusione degli omosessuali come donatori di sangue l’associazione Cavaria dice di capire la spiegazione fornita dalla Croce Rossa e cioè che il virus dell’Aids è proporzionalmente maggiore tra i gay che tra il resto della popolazione (in Belgio ndt) e invita i gay ad astenersi da donazioni.
“Tuttavia escludere tutti i gay in modo così rigido è una questione controversa. Molti si sentono discriminati. Noi desideriamo rilanciare il dibattito a questo riguardo”.
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