In Brasile crescono sempre di più le chiese evangeliche gay
Articolo pubblicato sul sito de El Tiempo.com (Colombia) il 4 maggio 2013, libera traduzione di Marco Galvagno
Come in ogni culto evangelico brasiliano i fedeli cantano battendo le mani, saltano al suono ritmato delle canzoni gospel del coro, ma in questa nuova chiesa sono tutti gay, lesbiche e trans.
La Iglesia Cristiana Contemporánea (chiesa cristiana contemporanea) situata nel quartiere popolare di Madurena, alla periferia di Rio, è affollatissima. Con il motto “Porto l’amore di Dio a tutti senza pregiudizi”, questa chiesa pentecostale è entrata nel mercato concorrenziale della fede evangelica proponendo l’accettazione totale dell’omosessualità.
Intorno alla chiesa stazionano alcuni agenti di sicurezza, non è perché siamo in una periferia pericolosa, ma a causa della vicinanza dell’assemblea di Dio che come la maggior parte delle chiese neopentecostali è molto omofoba, spiega il pastore Marcos Gladstone.
“Fino ad ora si sono limitati ad urlare passando qua davanti che è la chiesa del diavolo”, aggiunge questo avvocato di 37 anni che, 6 anni fa, l’ha fondata insieme al suo compagno Fabio Inacio de Sousa, 33 enne.
Sposati dal 2009 i pastori Fabio e Marcos hanno adottato Davison, 10 anni e Felipe 9 anni nel 2010. I due ragazzini giocano a nascondino in chiesa aspettando l’inizio della messa. Durante il culto diamo anche informazioni sul matrimonio gay autorizzato in certi stati brasiliani come Sao Paulo sottolinea Marcos.
La chiesa contemporanea che vive grazie ai suoi fedeli conta 8 edifici attualmente 6 a Rio, uno a Belo Orizonte e uno a Sao Paulo, inaugurato il weekend scorso. Siamo ancora lontani dalla chiesa universale fondata 30 anni fa da Emir Macedo che conta più di 6 milioni di fedeli, la metà dei quali vive in Brasile.
La chiesa dei gay conta solo 1800 fedeli, ma Fabio e Marcos vogliono aprire almeno 12 chiese a Sao Paulo e altri all’estero. Ci contattano dall’estero via mail assicura il pastore Fabio.
Il numero di chiese pentecostali non cessa di aumentare in Brasile, nonostante sia considerato il più grande paese cattolico del mondo. Sono passati dai 26,2 milioni, il 15,4 della popolazione, negli anni novanta a 42,3 milioni nel 2010. In cambio il numero dei cattolici è in calo, negli anni settanta erano il 92% della popolazione contro il 64,4 % di oggi, sono comunque 123 milioni di persone, secondo le cifre ufficiali.
Il pastore Fabio 33 anni, ex impiegato di banca, ha frequentato la chiesa universale del regno di Dio per 4 anni. Dovevo vivere nascosto. Dicono che abbiamo il diavolo dentro e cercano di liberarcene, una guarigione che non avviene. La nostra storia è quella di molte persone di qui, senza una prospettiva di vita, senza speranza, una vita in cui tutto sembra perduto per il tuo orientamento sessuale.
“Ma una visita in questa chiesa mostra che non sei solo”, aggiunge, Patricia Lucia Soares, 47 anni operatrice di telemarketing. “All’epoca in cui sono venuta qua volevo suicidarmi, mi drogavo da 22 anni. Oggi ho chiuso con la droga. Avevo una relazione complicata con la mia compagna Bel, ora invece va tutto bene”.
Per ringraziare Gesù ha aperto nella favela dove andava a drogarsi, un centro sociale con 40 bambini e 24 anziani é lì che ha incontrato la madre di sua figlia Ana Beatriz, aveva dieci mesi quando l’abbiamo adottata, ha 5 anni ora. Continua a vedere anche la sua mamma biologica, vive bene la situazione, “dice che ha tre mamme”.
Testo origionale: Una Iglesia evangélica de homosexuales en pleno apogeo en Brasil