In Madagascar s’infrange un tabù. Un giornale spiega ai giovani l’amore gay
Il sito Internet dell’Express de Madagascar ci offre un articolo intitolato “L’amore omonimo” che è una specie di lettera aperta ad un adolescente che si pone delle domande su questo tema…
L’amore omonimo
Il continente africano raramente, per non dire mai, ha proposto e messo in pratica un’ educazione positiva in materia di riconoscimento e concessione dei diritti delle persone GLBT.
Qualche anno fa in Madagascar l’omosessualità era un tabù. Un fenomeno sociale che si rivela pubblicamente a partire dal momento in cui i “Sarimbavy tena izy” hanno proposto degli spettacoli e sono riusciti a far sì che venisse riconosciuta la loro esistenza. Seguire questo istinto naturale è male o è bene?
Durante l’adolescenza succede spesso di avere attrazioni omosessuali. Ma solo un piccolo gruppo di adolescenti si rivelerà essere veramente omosessuale. Se le tue esperienze amorose avvengono sempre con persone del tuo stesso sesso, allora si potrà cominciare a parlare di omosessualità.
Alcuni adulti dichiarano di essersi sentiti gay fin dalla pubertà, altri ne avevano il presentimento addirittura già da prima. Infatti l’omosessualità raramente insorge all’adolescenza.
Il futuro orientamento sessuale probabilmente inizia a stabilirsi molto prima, nel corso dei primi anni di vita, anche se intorno alla pubertà avvengono dei rimaneggiamenti.
Ammettere la propria omosessualità significa “elaborare il lutto” di un modo di vita socialmente riconosciuto, riuscire ad accettarsi per quello che si è ed arrivare a vivere una sessualità che non è forzatamente quella che avevamo previsto.
Significa anche considerare in un altro modo l’idea di territorialità ed esporsi talvolta a violente critiche. Infatti nell’immaginazione di alcune persone fino a poco tempo fa c’era ancora il concetto che l’omosessualità fosse un “vizio” o una specie di “perversione”, anche se l’idea è ora socialmente meglio accettata.
La maniera di accogliere la propria omosessualità e di accettarla è spesso legata al modo in cui i genitori ne verranno a conoscenza e a cosa pensano a questo riguardo.
Non è raro provare vergogna o senso di colpa, aver l’impressione di “deludere” i propri genitori, anche se essi non la prendono in questo modo. Questa notizia può provocare uno choc o un sollievo. Aver il coraggio di dirlo spesso consente di confermare ciò di cui si aveva sentore.
Spesso è un momento doloroso, intenso, che richiede molto coraggio. I genitori possono provare un senso di fallimento, che comporterà per te un pari senso di colpa da gestire.
Ma questo vorrebbe dire dimenticare che un’educazione ben riuscita non è quella che rende un figlio totalmente conforme ai desideri dei genitori, vorrebbe dire negare il diritto alla diversità.
L’importante è giungere ad accettarsi per come si è, e di vivere la propria sessualità in modo da essere felici.
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