Un amore gay nella Germania nazista. “Mi sentivo in modo diverso”
Testo* pubblicato sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Oh, ci siamo presi gioco di lui quando pendeva legato a quell’albero. Ma io mi sentivo in modo diverso…
Nonostante la crescente restrittività delle leggi antigiudaiche, il gruppo giovanile di Gad e Manfred continuò ad incontrarsi in luoghi sicuri nelle case dei vari membri e, una volta, sul tetto della scuola ebraica. Giocavano anche in boschi lontani, alla periferia di Berlino, dove si divertivano con i giochi degli scout come nascondino o legare qualcuno ad un albero (anche Gad, come ha disegnato Manfred nel taccuino).
Anche questi intermezzi cessarono presto. Il tempo scarseggiava. Dopo il marzo del 1941 si ordinò a tutti gli ebrei sopra i quattordici anni di lavorare forzatamente per le compagnie tedesche.
Luoghi sicuri
Dopo che il 74 di Choriner Straße venne danneggiato da una bomba, la scuola venne trasferita al numero 14 di Artillerie Straße. Gad ricorda: “Avevamo preparato cibo, sacchi a pelo e una chitarra. Era l’unica alternativa che avevamo ad una ‘gita all’aria aperta’, dal momento che non ci era più permesso andare in gita fuori Berlino”. Ricorda anche che lui e Manfred si innamorarono durante questa gita.
Nato a Berlino nel 1915 come Heinz-Joachin Schwersenz, Jizchak Schwersenz era una delle figure più importanti del movimento sionista giovanile. Nel 1939 divenne il direttore della scuola ebraica di Choriner Straße. Dopo che la scuola venne chiusa dai nazisti, lavorò per la cucina pubblica ebraica, che preparava i pasti per i campi di montaggio a Berlino, dove venivano raccolti i deportati. Sollecitato a farlo dalla sua amica Edith Wolff, Schwersenz fu il primo leader ebreo a darsi alla clandestinità quando ricevette il suo ordine di deportazione nel 1942. Continuò il suo lavoro e comandò il gruppo sionista, ormai illegale, Chug Chaluzi. Fu una sua idea cambiare i nomi tedeschi dei membri del gruppo in nomi ebraici: Gert diventò Gad, la sorella di Gad, Margot, divenne Miriam, e il nuovo nome di Manfred fu Meir. Schwersenz scappò in Svizzera all’inizio del 1944.
Sul tetto della scuola ebraica
La scuola ebraica venne fondata nel 1936 dalla comunità per sistemare il sempre più crescente numero di giovani che volevano unirsi allo He-halutz per prepararsi ad emigrare in Palestina. Anche se i gruppi giovanili ebrei vennero proibiti nel 1936, la scuola ebraica (conosciuta anche come scuola Aliyah Giovanile) fu tollerata per la maggior parte del tempo dai nazisti perché preparava gli ebrei all’emigrazione. Nel maggio del 1939 Jizchak Schwersenz ne diventò direttore. Quando i nazisti proibirono l’emigrazione ebraica nell’ottobre 1941, chiusero la scuola.
Quando diventò un problema: Tola
Quando viaggiavano a Berlino, i membri del gruppo passavano spesso nell’affollata Alexanderplatz, disegnata nel taccuino da Manfred. Chi era Tola, la ragazza di cui si parla qui? Potrebbe essere stata una ragazza di un altro gruppo sionista giovanile di Berlino. Ma questo dettaglio, come altri della storia, col tempo è sbiadito. Gad non si ricorda; è stato troppo tempo fa.
* Il giovane Manfred ha preso nota di questo turbolento periodo in un piccolo taccuino fatto a mano, che ha dato al suo amico e compagno gay Gad Beck, che, sopravvissuto all’Olocausto, ha donato il taccuino allo United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti) nel dicembre del 1999. Un taccuino di 17 pagine che illustra la vita quotidiana dei due amici, del loro gruppo e della cultura in cui vissero.