In Uganda tornerà la pena di morte per i gay?
Articolo pubblicato sul sito della rivista bimestrale missionaria AFRICA, 11 ottobre 2019
Nel Parlamento ugandese sarà presentato nuovamente un testo di legge che punisce «i gravi atti di omosessualità» con la pena di morte. Già cinque anni fa era stata presentato un disegno di legge, noto come «Kill the Gays», che non era poi stato approvato, ma solo per un un tecnicismo. Ora il governo di Kampala torna alla carica e ha annunciato che, entro poche settimane, la normativa tornerà in aula ed entro la fine dell’anno sarà approvata.
«L’omosessualità non è naturale per gli ugandesi, ma c’è stato un massiccio reclutamento da parte di persone omosessuali nelle scuole, e in particolare tra i giovani, dove stanno promuovendo la falsità secondo cui le persone nascono in quel modo – ha affermato Simon Lokodo, il ministro dell’Etica e dell’integrità -. La nostra attuale legge penale è limitata. Criminalizza solo l’atto. Vogliamo chiarire che chiunque sia anche coinvolto nella promozione e nel reclutamento deve essere criminalizzato. A coloro che commettono gravi atti verrà inflitta la condanna a morte».
La Corte costituzionale aveva annullato la legge per alcuni dettagli anche se, nei fatti, erano state le pressioni internazionali sul presidente Yoweri Museveni a far sì che il provvedimento decadesse. Comunque, anche senza di essa, attenendosi alla legge coloniale britannica, in Uganda il sesso gay è punibile con l’ergastolo. Gli attivisti per i diritti civili hanno affermato che il nuovo disegno di legge rischia di scatenare sommosse. «Ripristinare la legislazione anti-gay porterebbe inevitabilmente a un picco di discriminazione e atrocità», ha dichiarato Zahra Mohamed della fondazione benefica Stephen Lewis Foundation di Toronto.
Paesi africani come l’Uganda hanno alcune delle leggi più proibitive al mondo che regolano l’omosessualità. Le relazioni omosessuali sono considerate tabù e il sesso gay è un crimine in gran parte del continente, con punizioni che vanno dalla prigione alla morte. Solo il Sudafrica ha una legislazione che non unisce gli atti omosessuali e permette addirittura il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Lokodo ha affermato che il disegno di legge dell’Uganda, che è sostenuto dal presidente Yoweri Museveni, verrà reintrodotto in parlamento nelle prossime settimane e dovrebbe essere votato entro la fine dell’anno. Lokodo appare ottimista sul fatto che potrebbe passare con i necessari due terzi dei membri presenti poiché il governo farà pressioni sui legislatori prima della sua reintroduzione.