Le voci di NoemiForum, il forum di discussione di donne per donne
A cura di Cinzia del gruppo la Fonte di Milano del 30 gennaio 2011
E` passato un anno di Noemi, il nostro Forum (ndr che oggi purtroppo ha chiuso), quello che ci ha fatto incontrare, finalmente. Eravamo disperse, spesso sole, molte di noi non avevano modo di confrontarsi con altre donne che vivessero l’esperienza di essere omosessuali e credenti, alcune non avevano ancora mai parlato con altre come loro, qualcuna si stava affacciando proprio in quel momento ad una vita nuova, libera, ma vertiginosa.
Chi tra noi gia` frequentava un gruppo di credenti omosessuali, spesso si era ritrovata sola in mezzo a tanti, peraltro gradevolissimi, uomini, che si lamentavano della scarsita` di presenza femmile agli incontri del gruppo.
Ci siamo spesso soffermate a chiederci dove fossero le donne. Perche` rimanessero ai margini della propria esperienza, e soprattutto non avessero l’interesse o il coraggio di incontrare altre donne come loro.
Abbiamo vissuto sulla nostra pelle quanta forza ci voglia per uscire dal guscio protettivo di convinzioni, tradizioni, paure, senso di inadeguatezza… Una condizione che rischia di soffocare e storpiare qualsiasi personalita`. Che deresponsabilizza l’individio, e lo priva della liberta` di scelta, quella prerogativa che ci pone, invece, al centro di una vita di fede profondamente vissuta. Ora invece, nel salotto di Noemi, siamo tante, da nord a sud, c’e` chi viene e c’e` chi va, tante rimangono. Ogni giorno ci incontriamo nel nostro ritrovo virtuale, chi piu` spesso, chi meno, quando si puo`. Ma e` sempre un piacere salutarsi, discorrere, scambiarsi idee, dubbi, battute…
Questo Forum e` diverso dagli altri. Ce lo hanno detto in tante, il primo giorno dopo l’iscrizione, al primo post. Non e` che qui non si rida, non si scherzi. Come dice Imma, 43enne avvocato e aspirante comico in puro stile Zelig, ‘incredibilmente divertente, questo per me e` Noemi”, e non fraintendiamo, non sta parlando di una tipa che ha conosciuto di recente. Ma di una “esperienza originale di vita compiuta attraverso le parole, gli occhi e le anime di 187 persone che fomano questa famiglia virtuale” .
E davvero ognuna di noi e` unica. Le personalita` si interfacciano in un bel gioco, in un dialogo fitto, che talvolta, ma non di rado, si sofferma su uno spunto piu` serio, una domanda difficile, uno sfogo, un dolore. Scrive Anna, 39 anni, insegnante napoletana DOC trapiantata in Lombardia per amore, “molte volte ho pensato che la mia identità sessuale fosse un sorta di sventura, a questo punto della mia storia e grazie anche agli incontri che mi è stato concesso di fare, ritengo che la mia omosessualità sia un dono e la mente si apre alla possibilità che si tratti persino di una vocazione: il progetto di Dio sulla mia vita passa anche attraverso la mia omosessualità e se ne serve. Questa è una delle molte riflessioni che conduciamo con la comunità del Forum di Noemi, di cui sono felice di far parte e al quale va il mio grazie”.
La fede e` certamente il punto d’incontro per la maggior parte delle donne omosessuli di Noemi. La fede come esperienza di ricerca sincera, o come incontro che ti cambia la vita e incide sul tuo cammino. Zazel, 32 anni, cita il famoso episodio di rav Shammai e rav Hillel per raccontarci la propria esperienza: “Amavano entrambi profondamente gli insegnamenti della Bibbia ma mentre il primo riteneva che l’unico modo per non tradirli fosse osservarli rigidamente, rabbi Hillel li applicava in modo aperto e flessibile.
Un giorno un non ebreo si presentò da rav Shammai dicendogli: ‘Io intendo convertirmi alla tua religione, a patto che tu me la spieghi nel tempo che io riesco a star in equilibrio su una gamba sola’. Il maestro lo scacciò immediatamente tirandogli dietro un bastone e il discepolo andò quindi da Hillel. ‘Facile’ gli rispose il rabbino: ‘non fare agli altri tutto ciò che non vuoi sia fatto a te. Questa è la Legge, il resto è un commento a ciò’. L’aspirante ebreo mise allora giù la gamba, andò e si convertì”. Zazel, come i figli di Israele, sta trascorrendo la sua vita in un deserto, dove “non ci sono punti di riferimento importanti: è uno spazio aperto dove il vento crea spesso nuovi paesaggi”.
Cosi` per lei, che si trova a vivere in un guazzabuglio d’identità e dottrine diverse, ‘’Noemi è una delle oasi, una delle dune che Dio m’ha fatto trovare.
E’ importante aver letto e sapere di storie come la mia seppur diverse dalla mia, è stato importante e ‘curativo’ non sentirmi sola e molte altre come me verranno qui ad abbeverarsi: verranno, sono venute o stanno arrivando”.
Anna condivide con Zazel la consapevolezza della propria omosessualita`, ma ha un vissuto di fede diverso: “ho preso consapevolezza della mia omosessualità, grazie all’incontro con una ragazza e ad un travolgente innamoramento. L’incontro con questa chiarezza avveniva all’interno di quella chiesa madre e maestra, dove lei ed io ‘abitavamo’, occupandocene amorevolmente. Impiegai due anni per ricucire quello squarcio che mi sembrava si fosse creato tra la mia natura e la mia fede.
Oggi so che ‘per grazia di Dio sono quella che sono’ e che nell’amore, quando è dono di se stessi, non c’è peccato. Ho fatto molta strada in questi anni, in quanto donna, in quanto lesbica e in quanto credente e su questa strada ho incontrato una comunità, quella del forum di Noemi, un luogo virtuale e direi virtuoso, abitato da gran belle persone, donne, lesbiche e credenti, che si confrontano e si fanno compagnia”.
Prima ancora della fede, c’e` quindi un sentire umano, una sensibilita` che accoglie ed unisce le donne del Forum nonostante le differenze. Come dice Annamaria, “la ricchezza e l’accoglienza manifestata da questo forum, è meravigliosa. Anche se gli incontri sono virtuali, leggendo tra le righe dei vari post, si scoprono delle grandi anime, che mi stanno aiutando a fare un altro passo avanti in questa Vita dove la Fede e la Speranza hanno assunto una Luce Nuova”.
Un modo di sentire che molte di noi hanno cercato ma difficilmente incontrato, non solo nella vita ‘vera’, ma anche nel web, strumento mediatore di relazione, dove tante persone in difficolta` per motivi geografici, timidezza o altro, sperano comunque di incontrare amicizie, relazioni umane necessarie perche` costitutive del nostro essere persone.
Racconta Piccolace, laureanda siciliana, cybernauta ed appassionata di cucina vegana, ‘’quando ho iniziato a camminare verso la consapevolezza di me, con un po’ di timore, mi sono affacciata al web, alla ricerca di qualcuna ‘come me’, alla ricerca di donne che, come me, cercano di vivere in modo equilibrato la vita, senza eccessi, con semplicità. Internet è una giungla. Ho sbirciato tante chat ma non riuscivo quasi neanche ad iscrivermi…non mi piacevano per niente. Un giorno mi sono ritrovata su Gionata e poi su Noemi.
Questo spazio è stato ed è per me la prova che non sono né sola né pazza. Mi sta permettendo di approfondire dei rapporti che mi arricchiscono…e mi permette di esprimermi e costruire con forme sempre nuove”. Per diverse donne di Noemi, e` seguito un incontro personale. Come dice Anna, “Alcune di esse sono diventate incontro reale, abbiamo condiviso volti, mani, sorrisi, storie, cene, risate, confronti, preghiera, eucarestia”.
Ci si trova nei gruppi, si riflette e si prega insieme, se possibile si cena, trascorrendo belle serate. Si superano distanze kilometriche anche considerevoli, pur di mantenere l’amicizia, ci si scrive, attraverso il Forum o la posta elettronica, ci si telefona. Un piccolo miracolo di saggia semplicita`, o l’espressione di un desiderio profondamente radicato nel cuore di ognuna di noi, e ampiamente diffuso nonostante le apparenze sociali sembrino raccontare una storia diversa.
Ma la storia di Noemi non e` di un altro mondo. E` ben collocata nella vita di tutti i giorni, e parla non solo ai credenti omosessuali, ma a tutti. Dice che esiste una opportunita`, a partire dal nostro oggi, di praticare piste che ci sembravano precluse. Di essere veramente serene. Di poter accedere ai progetti di vita che lascino in noi gioia, pace e voglia di camminare ancora. Di stare insieme. Di costruire, con meno rabbia ma piu` speranza, una casa per noi e per quelle e quelli che verranno dopo di noi.
Cosi` scrive Sorriso, offrendoci la giusta conclusione: “Qualche tempo fa, credo in merito all’opportunità di parlare più o meno apertamente di sesso in un pagina ‘hot’, ne era nata una discussione sull’identita` del Forum, su coloro che lo frequentano e sugli scopi che questo spazio vuole offrire attrverso la parola e l’iniziativa degli stessi utenti. Allora, sabato sera mi trovavo a cena con alcune amiche del Forum. Pensavo a quel che stavo vivendo in quel momento e ai volti delle amiche a quella tavola.
Vedevo la spontaneità, ma soprattutto vedevo le nostre notevoli differenze, pensavo in particolare, ‘ho 30 anni, sono a tavola con un’infermiera 40enne (sic!), una valdese 47enne, una donna bionica, una 38enne che non mi ricordo cosa faccia nella vita, è la terza volta che la vedo e già mi va a genio, e che sta con una di dodici anni più grande di lei, che lavora in mezzo ai bricchi in montagna, una mia coetanea che fa il mio stesso lavoro, che mi piglia per il culo come nessuno mai e che sta con la valdese che ha 19 anni più di lei, ma lei è cattolica, io invece sto con una siciliana che ha vissuto in Palestina…”.
Eppure c’era qualcosa di sensibile che univa nelle abissali differenze il nostro essere donne e cristiane. Beh, avevo 38 di febbre quella sera, ma ho partorito questo pensiero: ‘Sono contenta. Credo che QUI il forum abbia raggiunto la sua identità e i suoi scopi’. Grazie Noemi!