Introduzione alle tematiche LGBT: imparare il linguaggio
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Lezione 1: Introduzione alle tematiche LGBT
Titolo: Imparare il linguaggio
Obiettivi: alla fine della lezione, gli studenti saranno in grado
– di spiegare le loro regole di base per un comportamento accettabile durante la discussione in classe;
– di comprendere le basi delle tematiche LGBT e i dati sulle persone che si considerano LGBT.
Materiali: carta, penne, grande foglio A1, evidenziatori.
Riassunto della lezione
Scopo della lezione è stabilire le linee guida per le successive lezioni sull’omofobia e le tematiche LGBT. Le regole di base, negoziate e stabilite dagli studenti stessi, serviranno da base per una discussione rispettosa e protetta di argomenti potenzialmente nuovi o difficili.
Nello sviluppare le regole, l’insegnante inizialmente interverrà con dei suggerimenti per poi lasciare la discussione agli studenti, che decideranno i valori e i comportamenti che vorrebbero vedere rispettati in classe. Verranno anche fornite le basi delle tematiche LGBT e i dati sulle persone che si considerano LGBT.
La lezione in dettaglio
1. Introduzione
Introducete gli argomenti che saranno trattati durante le lezioni. Spiegate che in questa lezione la classe svilupperà una serie di regole di base in preparazione alle future lezioni. Spiegate bene cosa sono le regole di base e a cosa servono.
La discussione con la classe prevederà alcuni tra i seguenti punti:
– pensare alle parole che si usano;
– pensare agli altri;
– pensare a come ciascuno possa prendere parte alla discussione e contribuire.
Spiegate che alla fine della lezione la classe avrà sviluppato le sue regole di base per le interazioni e il comportamento mentre si discutono argomenti potenzialmente delicati. Le regole dovranno essere sempre ben presenti; per esempio, le si può scrivere su un foglio da attaccare al muro o sui libri di testo.
Scrivete i tre punti di cui sopra sulla lavagna e iniziate una breve discussione sul significato di ognuno di essi nel contesto della classe.
2. Stabilire le regole di base
Dividete gli studenti in piccoli gruppi, a ciascuno dei quali verrà assegnato uno dei punti di cui sopra. Ogni gruppo dovrà stabilire le regole di base per il punto ad esso assegnato.
Pensare alle parole che si usano
Per esempio: “Valuteremo l’effetto delle parole che usiamo in classe rivolgendoci agli altri”; “Non diremo cose che possano ferire”.
Pensare agli altri
Per esempio: “Terremo conto dei sentimenti degli altri”; “Non faremo pettegolezzi sui compagni di classe o di scuola”.
Pensare a come ciascuno possa prendere parte alla discussione e contribuire
Per esempio: “Va bene non essere d’accordo, ma non mancare di rispetto”; “Cercheremo di apprezzare la visuale degli altri”.
3. Le regole di base dei gruppi
Chiedete a uno studente per ciascun gruppo di leggere davanti alla classe le regole stabilite dal suo gruppo e di spiegare perché secondo loro sono importanti. Seguirà una breve discussione con la classe.
Scrivete le regole sotto i rispettivi punti in modo che tutti possano leggerle e farvi riferimento in futuro. Riassumete quanto detto dagli studenti e assieme a loro parlate del futuro utilizzo delle regole.
4. Definire la terminologia
Fate l’esercizio dell’assegnare a ogni tematica la sua spiegazione, in modo che tutti comprendano il linguaggio che riguarda le tematiche LGBT e l’omofobia. È fondamentale comprendere bene le definizioni e rispondere a possibili domande e malintesi. Gli studenti devono essere consapevoli che circa il 6% della popolazione britannica (circa 3.5 milioni di persone) si definirebbero LGBT.
Comprendere i termini. Preparare un esercizio da proporre agli studenti con le seguenti definizioni:
Lesbica: una donna che è attratta principalmente dalle altre donne.
Gay: un uomo che è attratto principalmente dagli altri uomini.
Bisessuale: una persona che è attratta da membri di ambedue i sessi. Viene anche chiamata “bi”.
Transgender (o transessuale): è un termine che ha molte definizioni. Viene spesso utilizzato come termine generico per definire le persone che non si identificano con il genere di nascita o con il sistema binario di genere. Alcune persone transgender sentono di esistere non in uno dei due generi standard, ma in un punto tra di essi, oppure al di là o al di fuori dei due generi.
Eterosessuale (o etero): una persona che è attratta solamente da membri del sesso opposto.
Alleato/a: di solito è una persona non LGBT che sostiene e lotta per i diritti LGBT; anche le persone LGBT possono essere alleate, per esempio una lesbica alleata a una persona transgender.
Omosessuale: termine clinico che indica le persone (maschi e femmine) che sono attratte dalle persone dello stesso sesso e che alcune persone trovano offensivo.
Omofobia: una serie di atteggiamenti e sentimenti negativi nei confronti dell’omosessualità o delle persone identificate o ritenute LGBT. Può essere espressa attraverso l’antipatia, il disprezzo, il pregiudizio, l’avversione o l’odio; può basarsi su paure irrazionali e talvolta è collegata a una fede religiosa.
Dopo l’esercizio, sottolineate ancora insieme agli studenti che è essenziale utilizzare un linguaggio corretto e comune a tutti, in modo da facilitare la discussione in classe.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia,che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishops Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools