Invito ad aderire alla terza veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia
Da alcuni anni il 17 Maggio viene indicato come «Giornata internazionale contro l’omofobia». Ma che cosa è l’omofobia se non una delle tante forme di paura che ci condizionano quando abbiamo a che fare con la diversità? La paura, però, uccide l’amore perché, come scrive Giovanni nella sua prima lettera: «Chi ha paura non è perfetto nell’amore» (1 Giovanni 4,18).
Per questo motivo invitiamo quanti condividono la nostra Fede nel Vangelo di Gesù, a unire la loro voce alla nostra voce, per chiedere a Dio di liberare l’umanità da qualunque forma di omofobia e, più in generale, per chiedergli di liberarci da qualunque paura della diversità.
Tra le tante forme di diversità, quella di cui sono portatori gli omosessuali, ha la caratteristica di poter essere vissuta di nascosto, in un atteggiamento che rischia spesso di spingere verso l’ipocrisia. L’omofobia incoraggia questo atteggiamento e allontana le persone omosessuali dalle parole di Gesù, che condanna gli ipocriti in modo inequivocabile.
Condannare l’omofobia significa quindi aiutare tanti omosessuali credenti a uscire dalla clandestinità per vivere finalmente senza ipocrisie e senza menzogna il loro cammino di avvicinamento alla perfezione cristiana.
Ecco perché chiediamo alle nostre chiese, alle chiese delle nostre città, alle chiese che ci hanno generato alla Fede, di levare con forza la loro voce di condanna tutte le volte in cui una persona omosessuale viene aggredita, viene insultata, viene discriminata, viene esclusa per la sua specifica diversità.
Ecco perché chiediamo a queste stesse chiese di accogliere il nostro appello, di unirsi alla nostra preghiera e di organizzare, il prossimo 17 Maggio, tanti momenti di preghiera in cui chiedere a Dio di aiutare l’umanità a vincere l’omofobia e, insieme con l’omofobia, tutte le altre forme di paura che ci rendono imperfetti nell’amore.
Aderisci anche tu!