Io, lesbica credente, alla scoperta dei gruppi di cristiani omosessuali
Testimonianza di Gabriella tratta da Acqua di Fonte n.24, ottobre 2002
Solo qualche mese fa non avrei mai immaginato di far parte di un gruppo di cristiani omosessuali.
Era tanto tempo che sentivo il bisogno di incontrare altre persone come me per condividere e riconoscermi ma, a volte per “paura” e spesso per mancanza di occasioni, non ero mai riuscita a realizzare questo desiderio.
Ora sono qui a scrivere queste due righe e a presentarmi: mi chiamo Gabriella, vivo e lavoro a Milano. Come in tutte le cose importanti sono stata “travolta” in questi ultimi mesi da una serie di eventi ai quali non ho voluto rispondere di no. E ne sono felice.
Quando a luglio incontrai per la prima volta Don Domenico non avevo ben chiaro cosa fosse il gruppo (n.d.r La Fonte di Milano). Decisi comunque di provare a mettermi in gioco.
L’avventura è cominciata il 22 settembre in una giornata abbastanza milanese. Mi sembrava di essere un’ extracomunitaria, non riuscivo a trovare quella strana “piazza” chiamata Anelli.
Girai quasi l’intero isolato e alla fine centrai la meta!. Al mio arrivo c’era già un sostanzioso gruppo di persone e poco dopo ci trasferimmo al piano superiore nell’edificio della parrocchia.
Entrammo nella sala, (disimpegno??) ci sedemmo e, guardandomi intorno, per un istante pensai: “ ma cosa sto facendo in mezzo a questa massa di uomini?”. Mi era stato detto (amorevolmente!) che la presenza femminile era scarseggiante ma non immaginavo che la presenza maschile fosse così rigogliosa!
La cosa strana è che in quel momento gli unici pensieri transitanti nella mia mente furono le testimonianze del libro Alle porte di Sion. Cercavo di dare un volto a quelle persone che mi avevano accompagnato, con le loro esperienze, per tutta l’estate.
Più il tempo passava più mi accorgevo che la massa diventava la somma di singole persone. E questo mi ha permesso di sentirmi maggiormente a mio agio.
Una cosa che mi ha colpito molto è vedere la differenza d’età nel gruppo. Fin’ora ho avuto esperienze di gruppi abbastanza eterogenei, oltre che nelle idee (molto pericoloso!) anche nell’espressione. Qui ho percepito che non è così, e la cosa mi piace!
Nel complesso delle novità ho sentito veramente la mancanza del “tocco femminile” (…fortuna che non sono proprio sola!!) ma questo non toglie il desiderio e la voglia di relazionarmi ad ogni persona del gruppo.
Per ora vi ringrazio dell’accoglienza che mi avete dato. Vi abbraccio tutti.