Solo un io vulnerabile può amare il prossimo (Marco 6:30-34)
Riflessioni di don Fabio
Solo un Dio vulnerabile è capace di compatire e amare il prossimo!
Marco 6;30-34: “Egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro”.
In poche righe, l’evangelista Marco dà una delle definizioni più belle di Dio: colui che ha compassione, colui che è compassione! Fin dalle origini, Dio sente e vede il bisogno del suo popolo e, per compassione, lo libera dalla schiavitù. Lo rende “libero”.
E la compassione di Dio continua fino ai giorni nostri, e continua a com-patire con noi, e continua a liberarci da tutto ciò che non ci permette di essere noi stessi, di essere “unici”, per citare #drusillafoer
Caro Padre, ti ringrazio con tutto il cuore per la mia unicità, forse un po’ sgangherata, ma una unicità meravigliosa ai tuoi occhi!
Con affetto, Fabio!