John McNeill, il teologo cattolico “della liberazione degli omosessuali”, ed il suo Taking a Chance on God
Dialogo di Lidia Borghi col teologo John J. McNeill, 17 ottobre 2012
L’ex sacerdote gesuita John J. McNeill è stato un pioniere del movimento di liberazione delle persone LGBT cristiane in tutto il mondo. Nativo di Buffalo (NY), classe 1925, McNeill subì una dura prigionia in Europa durante la seconda guerra mondiale. Da sempre conscio del proprio orientamento omosessuale, l’uomo diventò prete della chiesa cattolica nel 1948 e venne ridotto allo stato laicale quasi quarant’anni più tardi a causa della sua attività di psicoterapeuta e counselor con clienti lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Il documentario Taking a Chance on God, scritto, prodotto e diretto dal regista irlandese Brendan Fay, documenta la vita e le azioni di John J. McNeill e, attraverso una serie di interviste inframmezzate a fotografie e preziosi filmati d’epoca, ripercorre le fasi salienti della pastorale che McNeill tuttora svolge nei confronti delle tante persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali che incontra lungo il suo cammino, al fine di aiutarle a disfarsi del pesante giogo di discriminazione ed esclusione che la chiesa cattolica ha posto sulle loro spalle. Quella pastorale va sotto il nome di Teologia della liberazione ed è stata documentata da McNeill nel libro “La chiesa e l’omosessualità”, edito in Italia nel 1979 e mai più ristampato. Tra la fine di luglio e la fine di agosto 2012 John McNeill mi hanno fatto dono del dialogo che segue.
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Taking a Chance on God rappresenta oggi per la comunità lesbica e gay di tutto il mondo un documento visivo di fondamentale importanza. Mi parli della sua genesi: quanto tempo è passato prima che potesse essere terminato?
Il documentario (…) è opera di Brendan Fay. Una volta completato il suo documentario su Mychal Judge, santo dell’undici settembre, cominciò a produrre un documentario sulla mia vita di uomo e sacerdote gay. Questo lavoro durò sei anni.
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Un accenno alle tante persone che hanno contribuito, con il loro prezioso lavoro, a realizzarlo, a cominciare dal regista, Brendan Fay.
I sei anni di lavoro di Brendan sono stati un dono d’amore. Non ricevette nessuno o molto poco aiuto finanziario. La sua unica motivazione nacque dal forte desiderio di ottenere giustizia per le persone LGBT in modo da controbattere l’ingiustizia prodotta dall’insegnamento del Vaticano.
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Taking a Chance on God narra le vicende personali di un uomo gay che, all’indomani del secondo conflitto mondiale, decise di entrare nella chiesa cattolica. Poi che accadde?
Dopo il mio periodo di prigionia in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, compresi che Dio mi stava chiamando al sacerdozio. Nel 1948 entrai nell’ordine dei Gesuiti, di cui rimasi membro per quaranta anni, fino alla mia espulsione nel 1988. Dopo la mia ordinazione, sempre attraverso il discernimento degli spiriti, mi sentii chiamato da Dio a svolgere un ministero speciale per le persone LGBT. Contribuii alla fondazione di Dignity, un’organizzazione per i gay cattolici (che esiste ormai da 40 anni).
Il generale dei gesuiti, Pedro Arrupe, approvò lo stesso ministero e mi dette un “imprimi potest” per il mio primo libro sulle questioni gay, The Church and the Homosexual, nel 1976. Il Vaticano reagì male e mi ordinò di tacere. Dopo nove anni di silenzio, con l’arrivo dell’epidemia di AIDS non potei più tacere, in coscienza. Poi pubblicai Taking a Chance on God, (tradotto in italiano come Scommettere su Dio nel 1994).
Poco dopo il Vaticano ordinò la mia espulsione dai Gesuiti. Successivamente, pubblicai Freedom, Glorious Freedom, (tradotto come Libertà, gloriosa libertà, 1996), la mia autobiografia: Both Feet Firmly Planted in Midair: My Spiritual Journey e, infine, Sex As God Intended :A Reflection on Human Sexuality As Play (2008)
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Il messaggio d’amore e di inclusione contenuto in Taking a Chance on God continua ad essere divulgato grazie alle donazioni che, attraverso il sito ufficiale del video, possono essere fatte a supporto di un progetto alquanto costoso. Può spiegare meglio?
Brendan e io crediamo che il mio documentario Taking a Chance on God potrebbe servire come strumento dello Spirito Santo per realizzare la liberazione spirituale di migliaia di persone LGBT. Per rendere il documentario disponibile Brendan ha bisogno di raccogliere almeno 50.000 dollari per pagare le reti per i brani che utilizza, per (…) le traduzioni, la distribuzione, ecc. (…)
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Ad ottobre il documentario della Sua vita approderà in Italia al Florence Queer Festival, dopo di che verrà proiettato in alcune sale, grazie all’impegno delle persone volontarie del Forum dei Cristiani Omosessuali Italiani. Che effetto Le fa sapere che le Sue vicende personali potranno essere di grande aiuto a tante persone lesbiche e gay cristiane che vivono in modo travagliato il loro rapporto con Dio, a causa dello stigma sociale nei loro confronti diffuso dalla chiesa cattolica?
Il mio cuore è pieno di gratitudine per Dio che sta usando questo documentario sulla mia vita al fine di portare la liberazione e la gioia nei cuori dei miei fratelli e sorelle gay.
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Taking A Chance on God
Brendan Fay: Regista, Sceneggiatore e produttore
Ilene Cutler: Produttore e Editor
Dan Messina: Editor e Co-sceneggiatore
Peter Wetzler: Compositore