Karl e Bodo, la prima coppia gay tedesca a dire Sì
Articolo pubblicato sull’edizione in lingua spagnola dell’Huffington Post (Stati Uniti) il 1 ottobre 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Karl Kreile e Bodo Mende sono i primi omosessuali ad essersi sposati a Berlino domenica scorsa, felici che le coppie gay e lesbiche abbiano cessato di essere “unioni di serie B” in Germania. La recente approvazione del matrimonio omosessuale e dell’adozione per le coppie dello stesso sesso non ha suscitato grandi sommovimenti nel Paese, dato che sia la società che la classe politica sono largamente a favore.
“La nostra situazione non cambia di molto, perché non intendiamo adottare bambini, però è fortemente simbolica: ora siamo una coppia come tutte le altre” spiega con un sorriso e una coppa di champagne in mano Karl Kreile, 59 anni, nella sede del quartiere di Schöneberg. “È un buon passo avanti, però lo Stato deve continuare la lotta contro l’omofobia e la transfobia, anche a livello internazionale per depenalizzare l’omosessualità” dichiara suo marito Bodo Mende dopo aver assaggiato un pezzo di torta arcobaleno, come la bandiera LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
La coppia ha militato per anni in favore del matrimonio omosessuale ed è stata una delle prime a firmare il contratto di unione civile nel 2002. Pur essendo chiusi la domenica, molti Comuni, inclusi quelli di Berlino, Amburgo e Francoforte, hanno deciso ugualmente di celebrare i matrimoni il 1 ottobre scorso, data nella quale è entrata in vigore la legge. “Sono molto lieto che la nostra città accolga una delle prime unioni omosessuali, per quello che costituisce un provvedimento egualitario e che va molto al di là dei dibattiti astratti; qui è in gioco la felicità di persone molto concrete, con i loro desideri e le loro speranze, i loro sentimenti e le loro necessità” ha dichiarato prima del matrimonio il sindaco di Berlino, il socialdemocratico Michael Müller. “Siamo contenti che cessi la discriminazione di Stato contro i gay e le lesbiche” aggiunge Jörg Steinert, responsabile per Berlino dell’Associazione Gay e Lesbica.
Ci sono certamente ancora alcune questioni da risolvere. A causa di un problema di aggiornamento del software utilizzato dalla città di Berlino, nei formulari amministrativi una metà della coppia deve apparire per forza come “uomo” e l’altra come “donna”. La legge sul matrimonio omosessuale, votata lo scorso 30 giugno, ha modificato il codice civile definendo il matrimonio come “unione per la vita tra due persone di sesso diverso o identico”. Con questa approvazione, la Germania è diventata il quindicesimo Paese europeo ad ampliare il concetto di matrimonio. Le coppie omosessuali che desiderano sposarsi godranno dei medesimi diritti di quelle eterosessuali, compresa la possibilità di adottare bambini.
Questa evoluzione legislativa è il risultato di lunghi anni di lotta da parte della comunità LGBT. Appoggiata soprattutto dai Verdi, l’associazione gay tedesca si è spesa fin dal 1990 per il matrimonio omosessuale. “Abbiamo fatto un primo passo nel 2001 con l’approvazione delle unioni civili, che hanno aperto una prima breccia nell’istituto del matrimonio, nonostante lo scetticismo della Chiesa protestante” ricorda Steinert. Negli anni seguenti, il regime fiscale delle unioni civili si è sempre più assimilato a quello del matrimonio.
Oggi, secondo i sondaggi, più del 75% dei tedeschi è a favore del matrimonio omosessuale. Nonostante questo, la cancelliera Angela Merkel ha rimandato per molto tempo il dibattito su tale questione per non inimicarsi il ramo più conservatore della sua coalizione, i democratici cristiani bavaresi della CSU, acerrimi difensori dei valori famigliari tradizionali. L’approssimarsi delle elezioni legislative di settembre ha precipitato gli eventi e nel giugno scorso Angela Merkel ha annunciato, tra la sorpresa generale, la riapertura della discussione. Dopo qualche giorno, i deputati verdi, socialdemocratici, della sinistra radicale e alcuni conservatori hanno votato a favore del matrimonio omosessuale su iniziativa dei gruppi parlamentari di sinistra. Pur avendo votato contro, Merkel non ha impedito la discussione del testo in parlamento e ha concesso libertà di voto ai suoi deputati, privando così i socialdemocratici di un tema di aspro confronto con la cancelliera durante la campagna elettorale. “È stato un calcolo politico. Di questo la ringraziamo, però è arrivato con 25 anni di ritardo” lamenta Bodo Mende.
Testo originale: Alemania celebra su primer matrimonio homosexual