L’amore gay e l’età. Quale delle due è il vero problema?
Lettera inviata a Natalia Aspesi* tratta da Il Venerdì di Repubblica n.1338 del 8 novembre 2013, pag.16
Sulla cresta del mezzo secolo trascorso in perfetta forma psicofisica, senza turbamenti di sorta e soprattutto appagato sul lavoro e negli affetti, mi trovo ora a decidere se cedere ad un legame con un ragazzo che potrebbe essere mio figlio.
Ci amiamo intensamente da due anni, con le ipocrite ostilità della sua famiglia, della sua parrocchia, dei suoi colleghi e della sua ex fidanzata che pensò bene di vendicarsi rivelando alla famiglia l’alto tradimento subito.
Ora che lui è all’estero per lavoro e ci resterà per alcuni mesi, mi chiedo se devo tessere la tela di Penelope, programmare un rientro con prospettive decisamente stabili, oppure questo tormentato affetto debba evolversi e sublimarsi in altro, magari in un’amicizia dai toni paterni che ho sentito sulle mie spalle quando mi chiedeva un porto sicuro, un riferimento eterno alle sue angosce e ai suoi patimenti interiori.
La risposta..
Questa lettera di mesi fa è riaffiorata per sua volontà dal disordine del cassetto dove tengo le lettere dei lettori. Come se volesse farsi notare pure ormai fuori tempo.
Lei quindi avrà già risolto il suo dilemma e quindi le mie parole saranno totalmente inutili. Ma forse potrebbero interessare altri, che stanno vivendo adesso i problemi che lei ha attraversato mesi fa.
Mi sembra che i nodi fossero due: la differenza di età e l’appartenenza allo stesso sesso. Lei era più preoccupato per il primo, famiglia parrocchia eccetera forse per il secondo. In tutti e due i casi, in sé irrimediabili (non si cambia età né propensioni sessuali) era un amore sperimentato, vivo da due anni, quindi per voi giusto e senza problemi.
Ma per gli altri, non si trattava, mi perdoni, di ipocrisia, ma di fatica ad accettare questo tipo di scelta, come capita ancora a molti. In più, veniamo all’oggi, lei è ultracinquantenne, e quello che potrebbe avere l’età di un figlio, quanti anni ha? Una trentina, una ventina?
Si trattasse pure di un amore eterosessuale, una marcata differenza di età preoccuperebbe genitori amici e preti. Del resto il ragazzo pur innamorato, mi pare avesse un atteggiamento più che filiale, infantile, tanto da cercare da lei conforto alle sue angosce. Che in ogni caso avrebbero certamente attenuato non l’amore paterno, ma l’altro sì.