Le mie due mamme e i miei due papà. Una testimonianza
Articolo di Doan Bui, tratto dal sito del Nouvel Observateur (Francia), del 24 ottobre 2012, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Dapprima, è stata una storia di un colpo di fulmine amichevole tra il padre e la madre di Stéphanie. Quest’ultima, 29enne, racconta : “Mio padre e mia madre erano omosessuali e volevano avere un figlio. Così, entrambi hanno deciso di farlo insieme”.
“Quando sono nata, non si parlava affatto di omogenitorialità. Era abbastanza difficile intavolare l’argomento, perfino nella comunità gay. Le lesbiche erano, per esempio,militanti accese, molto femministe e decidere di avere un bambino con un uomo , come ha fatto mia madre, non era una cosa molto semplice”.
“Prima era più difficile”
D’altronde, i genitori di Stéphanie si sono anche sposati, hanno vissuto insieme sei mesi e, poi, sono ritornati a vivere prestissimo ciascuno la sua propria vita. “Credo che siano convolati a nozze per salvaguardare la propria immagine. In quegli anni, tutto era più difficile. Erano gli anni ’80 e vivevano a Tours”. Tuttavia, tutti e due troveranno , di li a poco, l’anima gemella. “Sono cresciuta tra due case: a casa di mio padre e del suo compagno e a casa di mia madre e della sua compagna”.
Di questa infanzia non banale, Stéphanie sostiene di ricordarsi soltanto i momenti “magici”. “Nella loro piccola cerchia di amici , nessuno aveva avuto figli. Ero la bambina e la principessina di tutti”. Stéphanie ride dei cliché gay: “Certo, trascorrevo le vacanze a Mykonos; adoravo ascoltare le canzoni di Sylvie Vartan e adoravo il film Priscilla, la regina del deserto! Ero immersa in un ambiente molto aperto, molto tollerante. Il che ha plasmato la mia personalità”.
“I suoi genitori non volevano più che la figlia mi frequentasse”
Certo, vi è un triste ricordo delle elementari. ”Avevo scritto la parola omosessuale. Avevo spiegato alla mia migliore compagna che i miei genitori erano gay. Non l’ho mai più rivista: i suoi genitori non volevano più che la figlia mi frequentasse. Questa situazione mi ha fatto penare molto, ma mi ha anche corazzato. Negli anni a venire, poi, ho scelto gli amici anche per la loro apertura mentale. Non ho mai avuto vergogna della mia famiglia”.
A tredici anni, Stéphanie ha perso il padre. “Questa perdita è stata terribile. Per me, ma anche per Thierry, il compagno di papà, che perdeva l’amore della sua vita. La mia famiglia, per fortuna, è stata molto aperta nei suoi confronti. Ho continuato a vedermi spesso con Thierry. Mi disgusta che il suo stato non sia mai stato riconosciuto dalla legge.”
Oggi, Stéphanie milita per il progetto Entourage LGBT, che raccoglie i video delle testimonianze di eterosessuali sostenitori del movimento LGBT.
Testo originale: Enfants d’homos : “Mon père et ma mère étaient gays”