L’omosessualità nella Bibbia. Le nuove interpretazioni
Articolo di Daniel Shoer Roth tratto da About.com – Comunidad Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Dino
Gli atteggiamenti negativi delle istituzioni religiose tradizionali verso le persone omosessuali, centrati sull’affermazione che l’atto sessuale tra persone dello stesso sesso è peccato, si basa su interpretazioni delle Sacre Scritture che sembrano condannare l’omosessualità.
In questo senso l’interpretazione della Bibbia costituisce una delle fonti storiche dell’omofobia che costringe molti omosessuali cattolici e di altre fedi a nascondere il proprio orientamento sessuale o identità di genere pur di rimanere inseriti nella comunità di fede alla quale appartengono.
In questo processo soffrono molto e, disgraziatamente, alla lunga finiscono per allontanarsi dalla religione alla luce della quale sono stati allevati.
Gli insegnamenti religiosi che promuovono l’odio verso l’omosessualità coinvolgono anche i familiari delle persone LGBT, che a volte si vedono obbligati a scegliere tra i propri amati congiunti e le comunità religiose a cui appartengono, a causa della pressione di queste ultime.
Per i credenti omosessuali la Bibbia assume un significato speciale, dato che è di ispirazione divina. Per questo fanno fatica a conciliare i testi biblici che li svalutano come esseri umani e la propria identità.
Tuttavia comprendiamo che gli autori di queste scritture hanno espresso concetti adeguati alle conoscenze dell’epoca e che oggi, vari millenni più tardi, non possono essere interpretati alla lettera.
L’epoca moderna
L’insegnamento cattolico proibisce l’atto omogenitale (sesso tra persone dello stesso sesso), così come gli anticoncezionali, la masturbazione, il sesso prima del matrimonio e fuori dal matrimonio, poiché considera che lo scopo dell’attività sessuale sia la procreazione.
Ma oggi si potrebbe considerare che la maggior parte delle persone qualche volta si è masturbata, le coppie eterosessuali qualche volta hanno usato metodi anticoncezionali per prevenire la gravidanza e non tutto il mondo è arrivato vergine al matrimonio.
Tuttavia in questo processo di condanna e isolamento di un gruppo perché ha violato queste norme, le persone omosessuali sono le più bersagliate e accusate dalla Chiesa di essere dei “peccatori”.
Il mondo si evolve. Ad esempio, nell’epoca biblica, le spose e le figlie erano proprietà dell’uomo. Fino a cento anni fa le donne subivano ancora svantaggi legali. Ma in questa era contemporanea, per lo meno in Paesi progrediti, il ruolo della donna cristiana è cambiato è c’è uguaglianza di genere.
Tutti noi esseri umani siamo figli di Dio, compresi gli omosessuali, e siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza, non importa quale sia il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere.
Perciò l’omosessuale può avere una relazione con una persona dello stesso sesso ed essere un cristiano fedele.
Una nuova lettura
E’ fondamentale prestare attenzione ai diversi punti di vista e interpretazioni di un testo biblico, per via della sua antichità. La condanna dell’omosessualità si basa su qualche episodio il cui contesto non è molto chiaro.
Come possiamo allora interpretare la lettura di questi passaggi che sono stati travisati per condannare l’identità sessuale? Non è facile sintetizzare tutta la mole di studi riguardanti l’omosessualità nella Bibbia.
Ma queste sono le interpretazioni proposte da alcuni esperti, conclude Dignity USA, organizzazione che si adopera per ottenere cambiamenti in quello che è l’insegnamento della Chiesa a proposito dell’omosessualità. Con la sua autorizzazione ho riassunto e adattato alcuni passaggi.
Riferimenti all’omosessualità nella Bibbia
La storia di Sodoma e Gomorra nel libro della Genesi cap. 19 tratta dell’offesa al sacro dovere dell’ospitalità. Questa è l’interpretazione che Ezechiele 16:48-49 e altri profeti danno di questo testo. Il tentativo di violenza all’uomo in questo contesto è soltanto un’accentuazione dell’atrocità di non essere ospitali.
Levitico 18:22 proibisce il sesso tra due maschi e lo definisce “un abominio”. Ma la parola abominio in questo contesto significa soltanto un’impurità o un tabù religioso, come mangiare carne di maiale. Proprio come avveniva presso i cattolici che proibivano di mangiar carne il venerdì, pena il commettere peccato mortale; l’offesa non sta nell’azione in sè, ma nel tradimento della propria religione. Gli ebrei dell’epoca biblica erano soliti evitare pratiche considerate impure per motivi che alla nostra epoca appaiono ingiustificati.
Romani 1:27 parla di “uomini che hanno rapporti con uomini”. Ma i termini usati in questo racconto per descriverli sono “disonorati” e “svergognati”. Questi aggettivi si riferiscono direttamente al biasimo sociale e non ad una condanna morale. Paolo vede il sesso tra uomini come un’impurità (Romani 1:24) allo stesso modo della mancanza della circoncisione o del mangiare cibi proibiti.
Genesi 1-3 considera Adamo ed Eva creati per la reciproca compagnia e la procreazione. Questi racconti usano le relazioni umane più comuni per dare un insegnamento religioso. Il punto è l’amore e la sapienza di Dio, che ha creato tutto per il bene e non desidera per noi alcun male. Non c’è alcuna evidenza che suggerisca che gli autori biblici abbiano cercato di darci una lezione sull’orientamento sessuale.
Testo originale: Homosexualidad en la Biblia. Nueva perspectiva sobre pasajes bíblicos empleados contra los gays