La realtà vivente procede dal futuro al presente (Luca 19:11-28)
Riflessioni di don Fabio
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga. (Giovanni 15:16)
Luca 19:11-28: “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”.
A commento del Vangelo di oggi sul come vivere i doni che abbiamo e i doni che siamo, condivido con voi questa piccola riflessione di padre Giovanni Vannucci.
“Il futuro ci chiama, diffonde il suo appello al nostro presente, è la forza vitale che alimenta il nostro sogno di spiga, di umanità. La realtà vivente ha una direzione inversa: va dal futuro al presente.
“Perché oggi siamo qui? Vi è mai capitato, nella vita, di capire, molto tempo dopo perché, proprio quel giorno, siete andati in quel determinato posto, perché avete incontrato quella persona, perché avete letto quel libro? Così, tra chissà quanto tempo, forse, capirete il perché di un avvenimento che vi è successo oggi. Capirete che il vostro presente non era sollecitato dal passato, ma dal futuro.
“La vita dell’uomo è un presente imbevuto di futuro. Siamo protesi verso una destinazione che non conosciamo, ma che già esiste dentro di noi, che ci chiama, come la spiga di grano chiama il seme, come il neonato chiama l’embrione. E il nostro compito è di vivere intensamente il presente, certi che questo presente non è fine a se stesso, ma ha una destinazione, e la sua destinazione è l’immenso oceano di luce della divinità da cui proveniamo e verso cui siamo in ritorno. È Dio”.
Con affetto, Fabio!