La Chiesa anglicana a Lambeth, tra le sofferenze di oggi e gli errori del passato
Articolo tratto da Ecumenical News International del 31 Luglio 2008, tradotto da Paolo A.
A Canterbury (Inghilterra) circa 650 vescovi anglicani di tutto il mondo sono riuniti, dal 16 luglio al 3 agosto 2008, per la Conferenza di Lambeth, divisi sempre più profondamente sui gay. I vescovi africani minacciano lo scisma se passeranno l'ordinazione episcopale di gay dichiarati e la benedizione dei matrimoni gay. Ma ricorda Gene Robinson, il primo vescovo anglicano apertamente gay, che se oggi nella chiesa anglicana ci si oppone a questo "per 18 secoli e mezzo abbiamo creduto nella schiavitù, prima di comprendere la volontà di Dio per noi e per quanto riguarda le persone di colore".
Canterbury, Inghilterra (ENI). Gene Robinson, il vescovo statunitense apertamente gay, la cui consacrazione nel 2003 ha polarizzato la Comunione Anglicana in tutto il mondo ritiene che un giorno la Chiesa (ndr anglicana) si pentirà per il suo rifiuto verso gli omosessuali, allo stesso modo in cui ora si rammarica per il sostegno, dato in passato, alla schiavitù.
"Per 18 secoli e mezzo abbiamo creduto nella schiavitù prima di comprendere la volontà di Dio per noi e per le persone di colore", ha concluso il vescovo Robinson all'agenzia Ecumenical News International nel campus dell'università del Kent a Canterbury, in Inghilterra, dove circa 650 vescovi anglicani di tutto il mondo si sono riuniti dal 16 luglio al 3 agosto per la Conferenza di Lambeth.
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