La chiesa cattolica, l’olocausto e l’omofobia. Quando chiederà perdono agli omosessuali?
Ciò che l’attuale Papa durante la sua gioventù ha condiviso con le Gioventù Hitleriane, non lo fa diventare un nazista.
La maggioranza degli spagnoli e delle spagnole che hanno più di sessant’anni ha avuto a che fare con la Falange Spagnola delle JONS (movimento politico che si definiva nazional-sindacalista) durante la dittatura. E’ quello che succede quando c’è un Governo coercitivo.
Ma non furono soltanto gli ebrei ad essere vittime dell’Olocausto, come abbiamo visto nel post dedicato al Popolo Gitano. Altri gruppi umani furono massacrati allo scopo di mantenere la “purezza” della razza ariana. Per esempio gli omosessuali.
Il Papa deve chiedere perdono del fatto di promuovere l’omofobia in tutta la Chiesa cattolica, in pieno secolo XXI. Leggi omofobe simili a quelle naziste erano molto diffuse nei paesi occidentali fino agli anni sessanta e settanta (del sec. XX), perciò molti uomini, temendo per la propria incolumità, non hanno avuto il coraggio di raccontare la loro storia sino alla fine degli anni settanta.
Senza dubbio la Chiesa non ha modificato le sue direttive al riguardo, anzi ha fatto l’opposto.
Già Giovanni Paolo II, stabilendo il veto all’ingresso degli omosessuali in seminario, ha creato un’immagine falsa e un’avversione nei confronti dei seminaristi omosessuali (benché essi si mantengano celibi) ed ha fatto ricadere tutta la responsabilità della pedofilia (all’interno del clero) sugli omosessuali.
Benedetto XVI, non solo non ha fatto chiarezza in questa confusione (visto che ci sono anche pedofili eterosessuali), ma l’ha favorita e, oltre a spingere i vescovi a fare campagne contro i diritti civili delle persone omosessuali laiche, ha difeso l’opposizione del rappresentante del Vaticano presso l’ONU alla depenalizzazione dell’omosessualità in tutti i paesi delle Nazioni Unite nei quali gli omosessuali sono perseguitati con carcere e pena di morte (in totale 80, secondo Amnesty International).
Nella sua commemorazione dell’Olocausto il Papa avrebbe dovuto ricordarsi degli omosessuali dei campi di sterminio (la cui stima varia da 5.000 a 15.000, secondo che si contino soltanto gli ebrei o anche gli altri), di quelli che vennero castrati e internati nei manicomi.
Ma la Chiesa cattolica considera ancora l’omosessualità come un vizio o come una malattia “curabile”, proprio allo stesso modo dei nazisti.
“All’inizio gli omosessuali tedeschi non furono trattati allo stesso modo di quelli ebrei. I nazisti li consideravano appartenenti alla razza superiore e tentarono di forzarli ad adattarsi sessualmente e socialmente.
Quelli che essi ritenevano non si adattassero furono inviati ai campi di concentramento per essere sterminati per mezzo dei lavori forzati” (Fonte Wikipedia).
Gli omosessuali sono stati l’ultimo gruppo di vittime del nazismo ad essere riconosciuto, nel 1985, ed è stato soltanto nel 2002 che il governo tedesco ha chiesto ufficialmente scusa alla comunità. Quando lo fara anche la chiesa cattolica?
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