La chiesa di Scozia sospende la discussione pubblica e la consacrazione di pastori omosessuali
Per i prossimi due anni la Chiesa di Scozia non consacrerà pastori omosessuali né esprimerà dichiarazioni pubbliche su questo tema che, invece, verrà affrontato da una apposita commissione di studio.
E’ quanto deciso lo scorso 25 maggio dall’Assemblea generale dei presbiteriani scozzesi su una questione che rischia di dividere la chiesa.
Per scongiurare un dibattito che si preannunciava incandescente e capace di creare divisioni profonde, l’Assemblea ha deciso di congelare la discussione costituendo una commissione di studio che riferirà sull’argomento nel 2011.
La decisione, che, oltre a imporre una moratoria delle consacrazioni di pastori omosessuali, impedisce ai pastori e alle istituzioni della chiesa di esprimersi pubblicamente sull’argomento prima di aver sentito il rapporto della commissione, è stata criticata da molti pastori che sentono di aver perso il loro diritto di parola.
Cosa però smentita dal pastore John McPake, estensore della proposta: “L’intento non è imporre il silenzio, bensì creare lo spazio per una discussione disciplinata”.