La chiesa cattolica e i gay. Il coming out, la mia liberazione come prete gay
Articolo di Andrew Sullivan pubblicato sul sito del quindicinale New York (Stati Uniti) il 21 gennaio 2019, ottava e ultima parte, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Alla fine del 2017, una domenica mattina, alla parrocchia conservatrice di Santa Bernadette di Milwaukee, padre Gregory Greiten (è il suo vero nome) era nervosissimo. Il giorno seguente il [quotidiano] National Catholic Reporter avrebbe pubblicato un suo articolo in cui avrebbe fatto coming out, ma nessuno nella sua parrocchia lo sapeva, e ora stava per celebrare la Messa. Voleva che i suoi parrocchiani lo sapessero per primi.
Padre Greg aveva frequentato il seminario minore; lì aveva avuto alcune esperienze sessuali con altri adolescenti, poi era stato da loro accusato di fronte alla scuola e alla sua famiglia: “Crollai il giorno in cui i miei genitori vennero chiamati in seminario. Ho pianto tutte le mie lacrime. Le cicatrici che mi hanno lasciato… per anni mi hanno diagnosticato il disturbo da stress post-traumatico”.
Soppresse così la sua sessualità e seguì quella che riteneva la sua vocazione al sacerdozio, ma a 24 anni ebbe un nuovo esaurimento. Si ristabilì e si concentrò sul suo ministero, ma dopo 25 anni di celibato decise finalmente che poteva più raccontare bugie sulla sua identità, perché ne andava della sua integrità. Nel 2017 trovò la sua strada in un ritiro per sacerdoti gay organizzato da New Ways Ministry, un gruppo cattolico LGBT: “Andare in un posto dove si poteva essere assolutamente aperti e sinceri… è stato davvero liberatorio stare con gente che vuole solo parlare, essere franca e seguire la propria strada verso l’autenticità”. [Questa esperienza] gli diede molta fiducia.
Era preoccupato per la pensione e l’assicurazione sanitaria, ma “Ho pensato, be’, se volete riprendervi il sacerdozio, riprendetevelo… Non mi metterò più la maschera da etero per aiutare la Chiesa a ignorare la questione. Per troppi anni della mia vita ho trangugiato quel veleno. Se volete che menta su di me, allora il sacerdozio è una farsa”.
Mentre parliamo non sento rabbia nella sua voce, solo i modi famigliari e diretti tipici del Midwest. Mi dice che il prezzo da pagare per il nascondiglio è stato immenso per alcuni sacerdoti che conosceva, inclusi alcuni che si sono tolti la vita perché messi a tacere. Sapeva bene come fosse stato relativamente facile il suo coming out, visto il che il suo celibato, dai 24 anni in su, è stato senza macchia; non per tutti è così, e infatti sono più facilmente ricattabili. Se non avesse preso l’iniziativa lui, chi lo avrebbe fatto?
Quella domenica mattina, mentre si apprestava a pronunciare l’omelia, si sentì la bocca secca. La chiesa era gremita; padre Greg cominciò a raccontare la sua storia, il silenzio era quasi intollerabile. Tenne duro. Nessuna reazione. Poco dopo, una donna si alzò dal suo banco e padre Greg si tenne forte: “Dio la benedica, padre! Dio la benedica” gridò, e di scatto i presenti si alzarono e applaudirono. Alla fine dell’omelia, un’altra standing ovation.
Dopo d’allora non si è più guardato indietro. L’arcivescovo di Milwaukee ha rilasciato una dichiarazione in cui si rammarica dell’atto di padre Greg, offrendogli comunque “comprensione e compassione”. Da allora non ha più ricevuto comunicazioni dall’arcivescovo, solo un messaggio vocale per il suo compleanno.
“Quest’anno è stato uno dei migliori della mia vita. Mi sento ancora più vicino a Gesù. Qualcuno mi ha chiesto se non avessi dei rimpianti, e io ho risposto ‘Sai cos’è la libertà? Perché, se lo sapessi, non avresti fatto questa domanda’. Tutte quelle energie che vengono sprecate nella creazione di una falsa identità… tutte quelle chiacchiere… tutta quella finzione è finita.
Vorrei che anche altri sacerdoti avessero un po’ di questa libertà”. Poi se ne esce con qualcosa di inaspettato: “Voglio dire qualcosa su mia mamma. Mia mamma ha fatto per me quello che la Chiesa non ha mai fatto, vale a dire amarmi e rispettarmi per quello che sono, per come Dio mi ha creato”. Forse, un giorno, la Madre Chiesa farà lo stesso.
Testo originale: The Gay Church. Thousands of priests are closeted, and the Vatican’s failure to reckon with their sexuality has created a crisis for Catholicism.