La chiesa luterana e il matrimonio per le coppie omosessuali. Un prete luterano, gay e sposato, fa il punto sulla questione
Gli svedesi possono sposarsi in Comune dal I° maggio 2008, parliamone con il prete luterano Lars Gårdfeldt, anche lui gay, autore di una tesi intitolata “Dio detesta gli omosessuali?” per la quale era stato minacciato di morte.
Lars Gårdfeldt (in secondo piano nella foto, fonte Tetu), 51 anni, è prete a Göteborg, nella parte orientale della Svezia. Nel 2006, si è sposato con il suo compagno da venticinque anni, un altro prete di nome Lars Arnell (nella foto in primo piano, fonte Tetu).
Una lotta che paga: visto che gli svedesi possono sposarsi in Comune da oggi I maggio e la Chiesa luterana dovrebbe dare ben presto l’approvazione affinché lo possano fare anche in Chiesa. In autunno il Sinodo della Chiesa deve pronunciarsi sul matrimonio gay. Che cosa si aspetta?
Il Parlamento ha scelto di autorizzare le coppie omosessuali a sposarsi a partire dal I maggio. La Chiesa (luterana) deve decidere se si augura di conservare il diritto di celebrare il matrimonio e se è pronta ad unire le coppie omosessuali. Spero che la risposta a queste due domande sarà positiva. A tutt’oggi un po’ più della metà dei preti è favorevole.
Sono quindi convinto che , una volta che i più anziani, che sono cresciuti in un’epoca in cui l’omosessualità era ancora considerata come una malattia, se ne andranno in pensione, tutto questo cambierà.
Perché questa questione è così evidente ?
Il dibattito è altrettanto duro quanto lo era una cinquantina di anni fa quando la Chiesa ha deciso di accettare le donne–prete.
Di fronte alle esigenze di riforme , alcune persone reagiscono con la paura. Lungo tutta la Storia, d’altra parte, c’è sempre stata una parte di preti che seguivano gli sviluppi democratici e volevano che la Chiesa ne facesse parte, e altri che vi si opponevano.
Quelli che si oppongono al matrimonio gay fanno spesso riferimento alla Bibbia. Ritengono che il matrimonio sia una istituzione sacra che può unire solo un uomo ed una donna… Se si studiano i passaggi della Bibbia che trattano del matrimonio, si può anche notare la questione dell’obbedienza della donna al marito.
Ma la Chiesa ha deciso di emanciparsi. Dire che si deve rispettare la tradizione, specialmente quando si tratta di matrimonio di coppie omosessuali, vuol dire farci tornare indietro di 200 anni. Non si può scegliere di rispettare la Bibbia in un caso e di non rispettarla nell’altro.
E la questione dei bambini ?
La Chiesa ha sempre celebrato le nozze di coppie che sapeva non avrebbero avuto figli. Questo non è mai stato un criterio di giudizio. E’ dunque molto strano che questa esigenza sia posta d’ora in avanti.
Sarà assurdo che si possa celebrare un matrimonio di una coppia eterosessuale che non potrà avere figli, ma che si rifiuti di unire una coppia gay che ce ne ha già, come è il nostro caso, per esempio.
Molte Chiese hanno minacciato di rompere ogni relazione ecumenica con la Chiesa Luterana se accetta il matrimonio gay. E’ una minaccia seria?
Durante gli ultimi vent’anni , le relazioni tra i vescovi della Chiesa di Svezia ed il Vaticano sono state relativamente buone. I vescovi sono stati invitati a partecipare a delle messe e a delle celebrazioni. Non hanno avuto il permesso di prendere parte alla comunione, senza dubbio perché non sono stati giudicati all’altezza, ma erano felici come bambini !
E’ una delle ragioni per le quali sono così prudenti sulla questione dell’omosessualità.
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