La Chiesa non può negare una benedizione alle persone omosessuali che si amano
Articolo di Steffen Zimmermann pubblicato sul sito katholisch.de, portale Internet della Chiesa cattolica in Germania, il 27 gennaio 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
Si muove finalmente qualcosa nella questione di una benedizione religiosa per le coppie omosessuali? Segnali in tal senso dalla diocesi di Limburg (Germania) inducono Steffen Zimmermann a sperare. Per lui è chiaro: la benedizione per coppie omosessuali è una necessità.
Stanno arrivando incoraggianti segnali dalla diocesi di Limburg. Il vescovo Georg Bätzing sembra essersi deciso, finalmente, a fare un passo coraggioso in avanti sulla questione assai dibattuta di una benedizione per coppie omosessuali. Non si possono intendere diversamente le sue affermazioni nell’edizione di gennaio di “Herder Korrespondenz”. Per persone che implorino la benedizione di Dio, occorrono “soluzioni che non si limitino solo all’ambito privato, ma abbiano anche una visibilità pubblica”, ha risposto Bätzing recentemente in un’intervista sulla questione della benedizione per coppie omosessuali.
Poco dopo l’intervista è stato, per di più, reso noto che Bätzing già da due anni ha iniziato nella sua diocesi una consultazione per poter prendere posizione sul problema della benedizione, possibilmente con un’ampia protezione teologica. E adesso il vescovo di 59 anni ha palesemente ricevuto questa protezione: 32 teologi fra i 38 consultati hanno espresso la loro approvazione, secondo la diocesi, alle tesi del decano della città di Francoforte Johannes zu Eltz, che si è pronunciato a favore di “celebrazioni di benedizione teologicamente fondate” per coppie omosessuali.
Se Bätzing dovesse accettare il voto dei teologi (deliberazioni in tal senso sono probabilmente già prese, ma non ancora divulgate) e attuarlo nella sua diocesi, sarebbe un segnale, atteso da lunghissimo tempo, per gli omosessuali nella Chiesa. Esso avrebbe ancora maggiore effetto se il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca andasse avanti su questo tema.
Finora i rappresentanti della Chiesa, riferendosi al Catechismo, sono ben pronti a spiegare che gli omosessuali nella Chiesa non possono essere emarginati o discriminati. D’altra parte, questo atteggiamento non ha avuto alcuna positiva conseguenza per gay e lesbiche. Parole compassionevoli, da sole, non producono nulla.
C’è perciò bisogno, una buona volta, di impegni e progressi concreti. E una benedizione in Chiesa per le unioni omosessuali sarebbe davvero un passo avanti. No, di più: sarebbe necessario. Perché ne sono fermamente convinto: la Chiesa non può (più) negare la benedizione a persone che si amano.
* Steffen Zimmermann è Redattore, Corrispondente da Berlino per katholisch.de
Testo originale: Die Kirche darf liebenden Menschen den Segen nicht (länger) verweigern