La deriva contro le persone LGBT nell’Ungheria dell’ultranazionalista Orbán
Articolo pubblicato sul sito in lingua inglese dell’emittente France 24 (Francia) il 16 giugno 2021, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il premier [ungherese], l’ultranazionalista Viktor Orbán, che il prossimo anno dovrà affrontare le elezioni, sta implementando politiche sociali sempre più radicali, che penalizzano le persone LGBT e gli immigrati nel contesto di un regime illiberale a sua immagine e somiglianza, che sta dividendo in modo profondo gli ungheresi.
Il suo partito Fidesz, di orientamento cristiano-conservatore, ha preparato una legge che bandisce dalle scuole l’informazione sul mondo LGBT e punisce in modo più severo la pedofilia: un disegno di legge che ha incontrato un largo consenso in Parlamento, e che, secondo l’opposizione, mette insieme in maniera indebita la pedofilia e le tematiche LGBT. Diversi gruppi che si occupano di diritti hanno organizzato una manifestazione all’esterno del Parlamento e hanno chiesto al partito Fidesz di ritirare il disegno di legge.
I parlamentari del partito di maggioranza hanno votato quasi tutti a favore, mentre l’opposizione di sinistra ha boicottato il voto. Secondo gli emendamenti alla legge, ai minori non potranno essere proposti materiali che incoraggino l’omosessualità e il cambiamento di genere, e questo vale anche per la pubblicità. La legge prevede anche una lista di organizzazioni autorizzate a insegnare educazione sessuale nelle scuole.
L’ambasciata statunitense a Budapest si è dichiarata “seriamente preoccupata” per questa legge anti-LGBTQI+: “Gli Stati Uniti sostengono l’idea che i governi dovrebbero promuovere la libertà di espressione e proteggere i diritti umani, tra cui i diritti dei membri della comunità LGBTQI+”.
Restrizioni
Il matrimonio omosessuale non è riconosciuto in Ungheria, e solamente le coppie eterosessuali possono adottare, secondo la legge. Il governo di Orbán ha aggiunto alla Costituzione un articolo secondo cui il matrimonio è solo tra un uomo e una donna, e ha posto un limite alle adozioni da parte di persone omosessuali.
Molti osservatori hanno rilevato delle somiglianze tra le nuove leggi [ungheresi] e la legge russa del 2013 che punisce “la propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali” tra i giovani russi.
Il partito di maggioranza in Polonia, il conservatore Diritto e Giustizia, che è il primo alleato del partito Fidesz all’interno dell’Unione Europea, si pone in maniera altrettanto critica verso la comunità LGBT; Budapest e Varsavia sono infatti ai ferri corti con l’Unione Europea a causa delle loro riforme conservatrici.
L’europarlamentare dei Verdi Gwendoline Delbos-Corfield, che riferisce al Parlamento Europeo sulla situazione in Ungheria, biasima la nuova legge: “Usare la protezione dei minori come scusa per attaccare le persone LGBTIQ fa del male a tutti i minori ungheresi”.
Orbán dal 2010 ha vinto a valanga tre elezioni [legislative], ma ora, per la prima volta, i partiti di opposizione hanno unito le loro forze e nei sondaggi d’opinione risultano appaiati a Fidesz.
Testo originale: Lawmakers in Hungary pass anti-LGBT law ahead of 2022 election