La filosofia è argomentazione, la poesia un volo
Dialogo di Katya Parente con Nicla Vassallo
Ospite di oggi è la filosofa Nicla Vassallo: docente di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Genova, autrice di molti volumi, tra cui l’ultimo “Parla come mangi. Massa e potere” (Mimesis edizioni), ricercatore associato Isem/CNR, nonché alunna del King’s College di Londra e poetessa (le sue liriche sono raccolte in “Orlando in ordine sparso. Poesie 1983 – 2013” uscite sempre per Mimesis) che ci parla di lei e della sua visione del mondo.
Quanto influisce il vissuto personale sulla riflessione filosofica?
Dipende da dove e con chi si vive. Nel mio vissuto, il personale ha inciso poco. Non ero soggetta ad alcuna corrente, né ad alcun potente. Credevo in una filosofia argomentativa, libera dalle catene, mi confrontavo poco con i cosiddetti baroni. Vi è tuttavia un personale che ha influito. Andavo in barca a vela, e la vela detta regole, così come libertà. La filosofia somiglia alla vela.
Insegni in Italia e hai insegnato in Inghilterra. Che differenza c’è nell’ambiente accademico dei due paesi?
In Inghilterra la vita è complessa. A livello di Ph.D. occorre saper optare bene per il proprio tutor e in seguito capire non tanto cosa insegnare, ma come insegnare. Tra gli insegnanti e gli studenti vi è un rapporto impostato su una serietà priva del rapporto superiorità/inferiorità. Per il resto, il docente sa di essere lì per lo studente. In Italia assestiamo al contrario. E inoltre in UK sono molto rari i filosofi star. Qui invece ne abbiamo parecchi.
Nel tuo libro “La Donna non esiste. E l’Uomo? Sesso, genere e identità”, parli di argomenti delicati e complessi. Anche se siamo nel XXI secolo, c’è ancora molta confusione tra questi tre termini. Come mai? È possibile fare un po’ di chiarezza?
Il sesso, si dice, appartiene alla biologia, il genere è questione più socioculturale. Ma che dire degli intersex? È possibile la chiarezza se la si vuole, invece pare che convenga altrimenti.
La legge Cirinnà ha davvero sdoganato il matrimonio omosessuale, o l’unione civile ne è solo una brutta copia?
La legge ha costituito un passo in avanti, ma l’unione civile, anche a livello terminologico, non è un matrimonio. Occorrerebbe comprendere da una parte cosa è un’unione civile e dall’altra cosa è un matrimonio. L’etnologia ci può aiutare.
Ci parli della Nicla poetessa?
La filosofia è argomentazione, la poesia un volo.
Ringraziamo la professoressa Vassallo per il tempo che ci ha concesso. Per chi volesse conoscerla meglio può consultare il suo sito: https://niclavassallo.net/ e dare un’occhiata ai suoi saggi.