Testimonianza di Alessandra del
gruppo Varco-Refo di Milano
Sulla scia delle millantate “guarigioni” di persone alla cui esperienza omosessuale ne è seguita, per mille diversi motivi, una eterosessuale, mi permetto di condividere anche la mia storia, nella speranza che possa essere utile a chi ha un problema con il proprio orientamento e sta pensando di avvalersi delle cosiddette “terapie riparative”. Sono una quarantenne che ha vissuto una relazione importante con un uomo, poi una con una donna e successivamente di nuovo una con un uomo. E poi chissà… la vita potrebbe essere ancora lunga!
E allora come la mettiamo? Mi sono “ammalata” innamorandomi di una donna e sono “guarita” innamorandomi di un uomo? O più semplicemente mi sono accorta di essere bisessuale? Certo, neanche questo è stato facile: per molta gente un bisex è ancora più “pervertito” di un gay!
Mi sono a lungo riconosciuta in storie di persone che temono di non essere “normali”, sono andata in terapia, ho cercato di comprendere se la mia “indecisione” fosse dovuta a problemi infantili o familiari, costruendomi teorie che volavano via con il primo alito di vento, lasciandomi un’unica certezza: ho amato ciascuna delle persone con cui ho condiviso un pezzo di vita, indipendentemente dal genere di appartenenza!
Finchè un giorno non mi sono imbattuta in un testo divulgativo di fisica, materia a me semisconosciuta, scoprendo che anche le particelle subatomiche, i quanti, hanno orientamenti, detti spin, di due generi e si legano, a seconda della tipologia, con particelle di spin inverso o di spin identico: ad esempio, un interruttore si accende tramite una relazione “eterosessuale” e un raggio laser si propaga tramite una relazione “omosessuale”, rendendole parimenti intrinseche e necessarie al funzionamento di tutti i fenomeni naturali!
Ma continuando la lettura, ecco la vera la vera sorpresa: il Bosone di Higgs, un quantum teorico che in fisica è soprannominato “particella di Dio”, pare sia in grado di legarsi con quanti di spin identico e di spin opposto, al contrario delle altre due tipologie… Insomma, se Dio (o l’Universo o qualunque altra definizione possa piacere a credenti e non) ha utilizzato una simile caratteristica per la costruzione della materia, perchè non potrebbe averla infusa anche a noi?
Concludo citando la sagace osservazione di Luciana Littizzetto sulla canzone di Povia: chissà se Luca “era gay” o semplicemente “è bisessuale”. E ha amato sinceramente il suo compagno di un tempo, ama altrettanto la sua compagna di oggi e del doman non v’è certezza. Con buona pace di chi, comunque, vuole credere nelle terapie riparative.