La gerarchia Vaticana inquisisce le suore americane perchè più in sintonia con i fedeli che con le iniziative politiche dei loro vescovi
Articolo di Victoria Bekiempis tratto dal sito di The Guardian (Gran Bretagna), 24 maggio 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
Allora, la sapete l’ultima sulle suore americane? No, non è l’inizio di una barzelletta. In aprile, la Congregazione per la Dottrina della Fede (l’attuale versione dell’Inquisizione della Chiesa Cattolica) ha emesso un giudizio (negativo) sulla Leadership Conference of Women Religious, che rappresenta l’ottanta per cento delle 57.000 suore americane.
Contestualizzamo un po’ la faccenda: la conferenza è stata fondata 56 anni fa per volere della Santa Sede, affinchè fornisca “una voce unitaria” delle suore americane che assistono i poveri, curano i malati, insegnano agli studenti, lavorano come missionarie e combattono la violenza; altro punto importante da sapere: la congregazione è lo stesso braccio della chiesa (cattolica) che maltrattò Lavinia Byrne, teologa femminista ed ex-suora inglese, per le sue argomentazioni espresse a favore dell’ordinazione femminile in un suo libro del 1993.
La conferenza, secondo il Vaticano, sta perdendo troppo tempo per fare del bene e non abbastanza tempo nel far rispettare l’insegnamento della Chiesa (contro l’aborto, l’omosessualità ecc.). Così, le suore sono attualmente nei pasticci per essere, beh, suore.
La chiesa è talmente preoccupata da questo presunto “femminismo radicale” che la valutazione emessa dalla Congregazione della Dottrina della Fede richiede che venga nominato Arcivescovo delegato a controllare il loro comportamento. No, non scherzo.
In un primo momento, molti membri della Conferenza femminile hanno reagito con un silenzio scioccante. Non potevano controbattere contro la Chiesa per il loro voto di obbedienza.
Tuttavia, molte di loro si sono invece lamentate, definendo l’accusa come una critica erronea, sottolineando anche la distrazione successiva all’insuccesso della Chiesa, nel criticare adeguatamente le accuse di pedofilia mosse contro il clero.
Il Vaticano potrebbe aver centrato una cosa giusta su queste donne: rispetto al resto dell’amministrazione ultra-conservativa di Papa Benedetto XVI, loro sono femministe radicali.
Ma la Chiesa ha anche fatto un madornale errore: il Cattolicesimo Americano ha un disperato bisogno di suore dal femminismo “radicale” (e dovrebbero accoglierlo, non criticarlo) se vogliono continuare ad essere parte rilevante della società Americana.
Nel 2008 uno studio informale di discussione sulla religione e sulla vita pubblica ha dichiarato che circa un terzo della popolazione americana sono stati edicati come Cattolici, ma che “meno di una persona su quattro è rimasta tale”; intendendo dire che questa fede aveva perso “la maggior” percentuale di americani cattolici.
Ancora più sorprendente: “Circa il 10% di adulti americani, ossia 22.5 milioni di persone, prima era Cattolico. Ciò qualificherebbe gli ex cattolici come la seconda grande porzione di credenti, subito seguita dai Cattolici (praticanti) con 54.8 milioni e prima dei Battisti con 15.1 milioni di membri”.
Inoltre, uno studio condotto dal centro per la ricerca applicata all’apostolato redatta dalla Georgetown University indica che “42.7 milioni di Cattolici, ossia due terzi dei cattolici americani, non sta andando a messa”.
Solo il 33% la frequenta regolarmente. Un’altro approssimato 33% frequenta occasionalmente, e il resto non ci va mai, come riportato dai gruppi Cattolici di patrocinio. In più, l’unica ragione del fatto che la percentuale della popolazione americana Cattolica si aggira ancora attorno al 25% grazie al flusso costante di immigrati latini.
I responsabili della chiesa cattolica sono talmente preoccupati per l’emorragia di fedeli che un gruppo chiamato “Catholics Come Home (I Cattolici tornano a casa)” ha lanciato una campagna da tre milioni e mezzo di dollari, secondo il Denver Post, e ha sponsorizzato simili campagne di marketing anche in passato.
Il gruppo non-profit spera che questi oltre 400 pianificati annunci, con una stimata audience di 250 milioni di spettatori, incoraggi questi pigroni. Se guardiamo alle motivazioni per cui i Cattolici decaduti hanno lasciato la chiesa, dubito che un po’ di pubblicità possa migliorare la loro decisione.
Secondo quanto riportato dal Newark Star-Ledger, i ricercatori del centro della Villanova University, per lo studio sulla gestione ecclesiastica ha recentemente contattato qualche centinaio di Cristiani decaduti della diocesi di Trenton, New Jersey.
Volevano cercare di capire il motivo per cui avevano smesso di frequentare la messa. La loro specifica domanda era “quali sono le argomentazioni che solleverebbe se potessero parlare con il vescovo per cinque minuti?”.
Le lamentele comprendevano l’arroganza del clero, la “predicazione conservatrice”, l’eccessiva focalizzazione all’omosessualità e sul controllo delle nascite,e anche atteggiamento negativo verso l’ordinazione femminile.
A loro “non piaceva neanche la gestione fatta dalla chiesa rispetto allo scandalo degli abusi sessuali da parte del clero ed erano sconvolti che i Cattolici divorziati e risposati non fossero graditi alle celebrazioni eucaristiche”.
Un punto chiave dell’indagine era che il 66% dei partecipanti “fosse donna e che l’età media era di 53 anni”.
Questi dati demografici preoccupano le gerarchie della Chiesa, che riconoscono in questo gruppo coloro che educano le generazioni dei più giovani (figli e nipoti) nella chiesa.
Capite cosa intendo? La Chiesa Cattolica sta perdendo membri negli Stati Uniti.
Coloro che hanno lasciato la chiesa dicono che non apprezzano gli insegnamenti tradizionalisti della Chiesa su controllo delle nascite, omosessualità e ordinazione femminile.
La Chiesa ha deciso di non riconsiderare le proprie posizioni, una scelta che potrebbe aiutarla a mantenere i suoi fedeli.
Al contrario, la Santa Sede ha deciso di attaccare una dei suoi più preminenti e popolari gruppi all’interno del clero perchè seguono le idee moderne richieste dai fedeli.
Dunque, invece che difendere la fede, la strategia del Vaticano funziona solo nell’accelerare l’estinzione della stessa istituzione che sta cercando di preservare.
Testo originale: The Catholic Church’s inquisition of American nuns