La maggioranza degli americani dice no alla discriminazione delle persone LGBT
Articolo pubblicato sul sito Cristianos Gays (Spagna) il 24 febbraio 2016, liberamente tradotto da Dino
In base ad un’inchiesta, la maggioranza degli statunitensi è contraria al rifiuto per motivazioni religiose delle leggi che si oppongono alla discriminazione della comunità LGTB. Basandosi su 42.000 interviste realizzate nel 2015, il Public Religion Research Institute -PRRI- (Istituto Pubblico di Indagine Religiosa) ha pubblicato lo scorso 18 febbraio nell’Atlante dei Valori Statunitensi una nuova analisi riguardante la comunità LGTB. Il dossier si presenta come una serie di progetti di legge prima che la legislatura statale consenta ai cittadini di negare il lavoro o l’alloggio ad omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali in base alle proprie credenze religiose.
Queste sono le sue principali conclusioni:
– Il 71% degli intervistati, compresa la maggior parte dei 50 stati e 30 importanti aree metropolitane, appoggia la legge che difende la prevenzione della discriminazione verso omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali nel lavoro, nelle abitazioni e negli spazi pubblici.
– Il 59% si oppone al concedere ai proprietari di piccoli esercizi commerciali di rifiutarsi di servire la comunità LGTB a causa del conflitto con le proprie convinzioni religiose.
– Il 53% degli statunitensi approva il matrimonio omosessuale a fronte del 37% che è contrario (costituito soprattutto da protestanti evangelicali e mormoni).
Anche tra i gruppi che si oppongono al matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’appoggio alla protezione nei confronti della discriminazione legale attraversa tutte le “linee partitiche, religiose, geografiche e demografiche”, fa notare l’Amministratore Delegato del PRRI, Robert P. Jones, in un comunicato stampa in cui distribuisce i gruppi contrari alla discriminazione legale in queste percentuali:
– 57% protestanti evangelicali caucasici
– 72% mormoni
– 65% afroamericani
L’appoggio a favore di leggi contrarie alla discriminazione rompe, secondo il parere di Jones, l’allineamento tra partiti politici e il rifiuto per motivazioni religiose. L’inchiesta stabilisce che tra i democratici troviamo un maggior livello di solidarietà contro la discriminazione, dato che il 74% dei democratici è contrario al consentire ai piccoli esercenti di negare la fornitura di servizi e prodotti a persone omosessuali e lesbiche, anche se facendolo essi vanno contro le loro credenze religiose, a fronte di un più basso 40% di repubblicani che la pensano allo stesso modo.
Testo originale: La mayoría de los estadounidenses dice NO a discriminación LGTB