La mia storia di gay folgorato sulla via di Damasco
Testimonianza di Angelo da Ascoli Piceno
Il mio percorso personale è iniziato 3 anni fa con l’inizio della mia conversione a Cristo, parlo di inizio perché considero questo percorso sempre in divenire, non si conclude mai ma prosegue giorno per giorno. In realtà ero già cattolico ma pieno di rancore perché offeso da chi pretendeva di manipolare la mia anima, di plagiare e distruggere la mia vita, i miei sentimenti, il mio modo NATURALE E LEGITTIMO DI AMARE persone del mio stesso sesso. Eppure intuivo che un Dio c’era, non era possibile che tutto ciò che avevo saputo sin dall’infanzia era un enorme cumulo di balle.
Forse allora mi chiesi..non saranno i presunti “rappresentanti” di Dio a raccontare balle?? Cercavo con insistenza una soluzione giusta dopo tanto dolore, tanta angoscia e tanta frustrazione dovuta da alcune realtà religiose che invece di avvicinare all’amore di Cristo spingono ancora di più ad odiare il prossimo.
Poi grazie ad una serie di fortunate coincidenze che ora non sto a spiegare ho potuto vivere la cosiddetta “nuova nascita”(negli USA si parla di “born again christian”). Ricordo ancora la grande gioia provata quella sera del febbraio 2005..
La certezza che Dio ti ama per mezzo di Gesù e stringe tutti in un grande abbraccio, che si è preso carico sulla croce una volta per tutte delle sofferenze di ogni uomo e di ogni donna, e la sua Parola è oggi viva più che mai! Felicità autentica, se pure nel dolore di una vita insoddisfatta e piena di malumori, io l’ho provata almeno quelle poche volte quella felicità e posso testimoniarlo! ora magari qualcuno mi prenderà per matto, ma quella sera mi venne perfino da ridere perché non mi spiegavo come mai mi sentissi così felice.
Ma non ero e non sono tuttora un integralista, mi baso tuttora sempre sulla lettura attenta di una Parola che si incarna nella storia, che non è un fossile ma va letta sempre nel contesto in cui viviamo. Mi sono scontrato quindi con gli evangelici più fondamentalisti (perché purtroppo esistono anche quelli), con l’ignoranza più becera, più omofobica e razzista che ci sia (e in seguito mi ricordai come King si scontrò con alcune chiese bianche) sono andato alla ricerca di una chiesa più vicina alla mia esperienza. ma il mio percorso non era affatto isolato e “fai da te” come è sovente dire.. ma si è incontrato spontaneamente con tante altre esperienze di vita giunte ad una mia simile conclusione. Ed ecco la realtà delle chiese valdesi e metodiste tuttora per me molto preziose, ma solo il primo passo del nuovo percorso.
Ed ecco la mia ricerca personale proseguì con la scoperta di King, alcune sue frasi estrapolate qua e là ma l’approfondimento della sua figura che da allora ho amato come un “padre” è stato nel luglio 2006: l’acquisto del libro “La forza di amare”.
Come dice un passo del vangelo (i discepoli di Emmaus?) ho avvertito “ardere il cuore” ho aperto gli occhi di fronte a risposte così chiare di tanti problemi che affliggevano e affliggono tuttora me e milioni di persone nel mondo. inutile dire che ho finito di leggere quel libro di getto e nel giro di poche settimane..fatto sta che in quei sermoni c’è una ricchezza unica e irripetibile di passaggi tuttora attuali.. un credente direbbe subito che c’è il soffio dello Spirito.
Ma anche un non credente può capire come quelle intuizioni e quelle meravigliose sintesi tra il pensare e l’agire, il credere e il fare, la non violenza e la lotta per la giustizia sono frutto di un’intelligenza rara.
E in quel luglio 2006, dopo il febbraio 2005, ho avvertito di nuovo “ardere il cuore” e ho scoperto così la dimensione della gioia perfino nel dolore, la cosiddetta “spiritualità della resistenza”, mi sono perfino commosso di fronte ad una frase di King: la “sofferenza immeritata ma REDENTIVA“, e nei mesi successivi ho scoperto su internet tante altre ricche informazioni sulla marcia di Washington, i video sulle mobilitazioni avvenute negli anni 60 e sull’oratoria affascinante dello stesso King, la mitica canzone “Pride, in the name of love” degli U2.. così come il canto “We shall overcome” che rispecchiano in pieno la mia fede, e poi l’essere consapevole che il martirio di King è avvenuto per la nostra, per la MIA libertà.
Il movimento per i diritti civili guidato dalla SCLC (Southern christian leadership conference) è tuttora attivo in America: la passione della moglie e dei figli e di tanti altri esponenti meno famosi che hanno dedicato e tuttore quelli vivi la loro vita per una causa ispirata da Dio, insieme al King center e tante altre strutture culturali impegnate nella causa della giustizia.
Poi ora che si fa un gran parlare di Obama e di una grande domanda di cambiamento negli stessi USA mi fa un grande piacere, peccato che nei mass media italiani passi soltanto come un fatto di moda strumentalizzato da questo o da quel politico “Yes we can”,”si può fare”, e via dicendo.. come fino a poco tempo fa delle chiese americane per nostra ignoranza pensavamo solo ai fondamentalisti cosiddetti “teocon” ed ora scopriamo modalità diverse.
Ma già due anni fa mi chiedevo con insistenza come mai una carica così forte come questa fosse poco conosciuta e mi sono reso conto delle pesanti censure che fanno sì che quando si parla di cristianesimo si parla solo di quel che dice il vaticano oppure in alternativa degli “invasati” evangelical.
Prevedevo che prima o poi sarebbe iniziato un risveglio delle chiese cristiane attente più alla grazia che alla “Legge” in qualsiasi modo avrebbe dovuto toccare prima o poi sia gli USA che l’Europa, l’avevo intuito due anni fa e chissà forse ora sta avvenendo davvero? me lo auguro! Fatto sta che quella sensazione così bella non era affatto passeggera ma l’inizio di una chiamata personale che tuttora continua. Perché poi ho scoperto la realtà delle chiese battiste e il “progetto Martin Luther King” che proponeva con forza i miei stessi sentimenti, in occasione dei 50 anni della SCLC è avvenuto il Convegno internazionale a Roma.
Ecco lì ho avuto conferma definitiva che il mio era un percorso organico che rientrava in una chiamata precisa, una chiamata per la giustizia e la libertà.
Non conoscevo nessuno, eppure Dio mi ha condotto passo dopo passo in una nuova grande “famiglia”. La stessa chiamata a cui fece appello il pastore Massimo Aprile nella sua predicazione finale lo scorso ottobre(non mi sono alzato ma l’avrei fatto volentieri 🙂 Una chiamata di Dio per chi come me crede, ma chi non crede può intenderla un impegno che la natura stessa di cui siamo fatti ci chiede di assolvere. L’impegno per quella verità “di per se evidente” così come scritta nella dichiarazione d’indipendenza degli USA: tutti gli uomini sono stati creati UGUALI.
Un percorso che cresce giorno per giorno, e tuttora è molto difficile. Ma il percorso prosegue perché ogni tanto c’è l’impulso spontaneo che mi spinge a continuare. come l’impulso di questi eventi a cui ho partecipato con gioia sia il Convegno dello scorso ottobre 2007 e l’anniversario di ieri. Tutto è capitato quasi “per caso” perché non sapevo nulla né del “progetto King” né dell’esistenza capillare di numerose comunità che sostenevano già questo messaggio. Ma come si dice forse in queste situazioni c’è da pensare che “nulla è a caso”! per questo vi ringrazio, vi ringrazio tutti!
E per queste ragioni ho preso la decisione personale di un momento di rottura definitiva con il passato, di rinascita a VITA NUOVA come quella celebrata ieri, la possibilità di poter celebrare nei tempi dovuti il mio “nuovo” Battesimo da adulto consapevole e cosciente presso la chiesa battista di Rom,a zona centocelle, e colgo l’occasione per ringraziare i fratelli e le sorelle che mi hanno accolto nelle domeniche che son potuto andarli a trovare. Volevo rendere tutti e tutte partecipi di questa mia decisione, ecco ora lo sapete 🙂
Vi chiedo care sorelle e cari fratelli, sia credenti che non credenti, facciamo crescere questa “minoranza creativa” che diventi ecumenica e aperta a tutti: un movimento di liberazione dall’ignoranza e da qualsiasi ingiustificata violenza. invadiamo pacificamente l’Italia con il nostro entusiasmo e spazziamo via mano a mano le ingiustizie. E se va per ora nel mondo tutto storto pazienza, la coscienza ci chiede che è giusto lottare e solo alla coscienza dobbiamo obbedire.
Continuiamo a chiedere eventi in contemporanea o annuali che vadano in tale direzione, impegnamoci sin da ora a far crescere piano piano e far prevalere in Italia e nel mondo questo movimento di giustizia, di amicizia e di fratellanza. io credo ancora che in mezzo a tanti perigli e tante difficoltà..questa sia la strada giusta! We Shall Overcome! God Bless You!
Un abbraccio Angelo (dicasi anche Angel!) da Ascoli Piceno