La nostra meta è vivere da trasfigurati
Riflessioni di don Fabio
“Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti” (Mc 9,2-10)
Uno dei libri che ho letto tanti anni fa e che mi è rimasto nel cuore è “Messaggio per un aquila che credeva di essere un pollo” di Anthony de Mello.
Già, solo nel titolo, è condensato ciò che l’autore (gesuita) intendeva far capire ai suoi lettori: la maggior parte della nostra vita la passiamo vivendo da polli, senza renderci conto che siamo delle aquile.
Siano chiamatə a vivere nel mondo da “trasfiguratə”, siamo chiamatə, creatə, per essere persone che vivano in pienezza la loro vita.
Così come siamo!
Il più delle volte, ahimè, a causa di varie vicissitudini della vita, per dove nasciamo, o peggio, per il giudizio di altri, viviamo da “sfiguratə”.
Ma, prima o poi, arriva il momento in cui non c’è la facciamo più e, o si cade in quei vortici di depressione e sensi di colpa dai quali non se ne esce più, o, nella migliore delle ipotesi, chiediamo aiuto e iniziamo a cambiare.
Se ce ne rendiamo conto, starà solo a noi decidere se continuare a vivere da polli o da aquile.