La Quaresima di un pastore bastian contrario
Riflessioni del pastore Raphaël Picon* pubblicate sul mensile protestante Évangile et Liberté (Francia) nel marzo 2012, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Avete detto quaresima? Fate una dieta: è più efficace! Questa parola fa furore tra i protestanti! Un collega pastore mi diceva spavaldamente che oggi “entrava in quaresima”… È il colmo! Il protestantesimo, la cui ragion d’essere è affrancarci da ogni servitù religiosa nel nome di Cristo, vale a dire proclamare la grazia offerta a tutti e senza condizioni! Il protestantesimo, che è il cristianesimo della libertà religiosa! Quando il riformatore Zwingli distribuiva salsicce durante la quaresima, era per provocazione, ma era anche una predicazione, la predicazione dell’Evangelo, quella di un Dio che ci ama così come siamo!
Al diavolo le contrizioni, le mortificazioni, i doveri imposti e i digiuni. Tutto questo non è che una forma larvata di egoismo: ci si assicura la propria piccola salvezza, ci si prepara un piccolo posto al sole, ci si rende gradevoli a Dio! Per Lutero, tutte queste buone opere non sono che peccati che si aggiungono al peccato, poiché, nella loro presunzione di bene, negano Cristo, il dono della salvezza! A forza di “fare i cattolici” il protestantesimo perde ogni sapore e ogni ragion d’essere. A quando le preghiere per i morti, le benedizioni del feretro, i matrimoni unicamente in chiesa, le confessioni al pastore, gli altari della comunione?
Oggi potremmo dire che “facciamo quaresima” per riservarci un tempo a parte, propizio alla meditazione, al raccoglimento, prezioso per ritrovare il senso delle vere priorità. Si “fa quaresima” anche perché è bene consumare meno e pensare a chi ha meno. Tutto questo è molto giusto! Ma perché parlare di “quaresima”? Per tingere di religiosità una morale personale o un’arte di vivere che mancano di patenti di legittimità? Forse. Zwingli aveva ragione: per entrare in quaresima, niente di meglio di una buona salsiccia!
* Raphaël Picon (1968-2016) è stato teologo e pastore della Chiesa Riformata di Francia. Redattore del mensile Évangile et Liberté, organo del protestantesimo liberale francofono, ha insegnato alla Facoltà Libera di Teologia Protestante e all’Istituto Superiore di Studi Ecumenici, entrambi a Parigi.