La sfida di Gesù ai sacerdoti del Tempio (Mc 11, 15-17)
Riflessioni bibliche di Robert E. Goss* pubblicate in The queer Bible commentary a cura di Deryn Guest, Robert E. Goss, Mona West, SCM Press, 2006, liberamente tradotte da Adriano C.
Luca porta l’azione provocatoria di Gesù al tempio, in Marco 11, 15-17, e racconta che Gesù caccia i venditori che operavano nel circondario. Egli adatta l’azione politica di Gesù ai suoi lettori grecoromani. Ritrae l’insegnamento quotidiano di Gesù nel tempio coinvolgendo sacerdoti, scribi e anziani in una serie di contrasti tematici: la discussione dell’autorità di Gesù, la questione delle imposte e la resurrezione.
Le storie conflittuali finiscono con la profezia della distruzione del tempio e la parabola del fico. La dimostrazione di Gesù era diretta contro la ricca aristocrazia sacerdotale e contro la classi elitarie di Gerusalemme, lo sfruttamento dei popoli poveri e l’esclusione delle persone, anche contro la partecipazione nel sistema imperiale dei Romani.
Con le sue azioni trasgressive, egli affronta i custodi della religione ebraica e dei valori politici. Il capo dei sacerdoti e le classi d’elite di Gerusalemme prendono l’iniziativa di arrestarlo e di portarlo davanti a Pilato ed Erode. L’accusa è di “sovvertire la nostra nazione” (23.2, 14). Le azioni di Gesù sono percepite come una minaccia e un disprezzo verso il tempio.
Una sfida che il clero del tempio e le classi elitarie di Gerusalemme devono affrontare con decisione. Da un certo punto di vista, la dimostrazione di Gesù dentro lo spazio sacro del tempio lo portarono direttamente al suo processo legale e all’esecuzione.
Questa dimostrazione di Gesù è modello delle pratiche trasgressive dei cristiani queer. Gesù è il modello delle azioni trasgressive queer, come le dimostrazioni davanti la Cattedrale di San Patrizio contro la sacrilega indifferenza del Cardinale O’Connor verso le persone omosessuali malate di AIDS (Goss 1993: 147-9).
Come la più recente Ribellione Matrimoniale di San Francisco e di altre città, per ottenere le licenze di matrimonio per le coppie di persone dello stesso sesso. Gesù invade gli spazi sacri, accusando i capi del tempio che hanno perso la loro sacra missione di rappresentare la cura religiosa degli emarginati.
Chiede un cambiamento del cuore, come hanno chiesto anche i dimostranti queer di fronte alle riunioni episcopali cattoliche e alle convenzioni battiste. La sfida non-violenta di Gesù chiede un cambiamento del cuore, e chiede di abbandonare una politica di esclusione e di violenza.
Le parole di Gesù hanno un rilevanza profetica è stato scritto: “La mia casa sarà una casa di preghiera, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladroni (Lc 19, 46)“. Le chiese fondamentaliste ed evangeliche, i gruppi politici della destra cristiana, i mormoni e la chiesa cattolica, hanno speso milioni di dollari in referendum statali per definire che il matrimonio è proprio di una donna ed un uomo.
Queste restrizioni nuocciono a milioni di coppie gay e ai loro figli. Questi capi ecclesiastici omofobici impediscono alla gente omosessuale di legittimare il loro rapporto, anche negando alle famiglie l’assicurazione sanitaria ed altri benefici familiari. Queste chiese sono covi di ladri, poiché condannano milioni di famiglie queer e i loro figli.
* Robert E. Goss è stato ordinato sacerdote gesuita negli Stati Uniti nel 1976 ed ha rassegnato le dimissioni dalla Compagnia di Gesù nel 1978. Ha servito come cappellano per l’associazione di cattolici LGBT Dignity Boston fino al 1982. Goss è stato co-fondatore di Food Outreach, un’organizzazione di assistenza per le persone affette da HIV ed è stato membro di ACT UP St. Louis e di Queer Nation St. Louis.
Ha ricevuto il suo Th.D. in Relative Religion dall’università di Harvard. Attualmente è pastore nella Fellowship Universale di Metropolitan Community Churches (MCC). Goss è autore di numerosi libri di spriritualità e di riflessione biblica queer; è co-aiutore del libro The queer Bible commentary.
Testo originale: El Evangelio de Lucas segùn la Biblia Queer