La storia del triangolo rosa
Testo tratto da archive.uua.org, liberamente tradotto da Alessandra C.
L’olocausto, durante la Seconda Guerra mondiale, strappò la vita a più di sei milioni di ebrei.
In molti però, dimenticano che ci fossero anche altri gruppi destinati all’estinzione; tra questi i ritardati mentali, i gitani, e uomini e donne omosessuali. All’incirca un quarto di milione di gay e lesbiche morirono nei campi di sterminio di Hitler.
I prigionieri dovevano indossare simboli identificatori sulle maniche delle divise. La stella gialla di David era il simbolo di appartenenza ad una famiglia ebrea. Poi vi era il triangolo, per marchiare gli omosessuali; rosa per gli uomini, nero per le donne.
Oggi, il triangolo rosa è simbolo di liberazione e di orgoglio; lo troviamo impresso su bottoni, spille, magliette e addirittura su adesivi attaccati ai paraurti delle auto per ricordare quel che hanno subito gay, lesbiche e bisessuali durante l’oppressione e per dimostrare il rifiuto di essere di nuovo delle vittime silenziose.
C’è una storia che vogliamo raccontare ai testimoni che vi invitiamo ad essere oggi.
Quando la Danimarca cadde sotto l’esercito nazista nel 1940, le autorità dell’occupazione tedesca decretarono che tutti gli ebrei dovessero indossare sempre la stella gialla di David sulle maniche, in modo da poterli identificare più facilmente al momento del trasporto verso i campi di concentramento.
Si dice che, il mattino seguente, Cristiano X, l’anziano monarca Danese, uscì dal palazzo per il suo discorso mattutino indossando la stella gialla di David sul cappotto, per dimostrarsi solidale con la minoranza perseguitata.
La storia di questo silenzioso e non violento atto di sfida si diffuse rapidamente in tutto il mondo e fu imitato, subito dopo, da molti altri danesi che indossavano la stella sulle maniche dei loro abiti.
Sebbene ci siano delle incertezze a riguardo dell’impatto di questo semplice gesto di resistenza danese, senza dubbio la compassione e la resistenza del popolo contribuì al fatto che quasi tutti gli ebrei in Danimarca sopravvissero al barbarismo dell’olocausto che strappò la vita alla maggior parte degli ebrei in Europa.
Bisessuali, gay, lesbiche e transgender continuano ad affrontare la persecuzione legale in molte zone del Canada e degli Stati Uniti.
Triangoli rosa da attaccare a vestiti (o su cartellini di riconoscimento) sono un modo per esprimere la propria resistenza, proprio come fece la popolazione danese.
Se questa storia vi ha colpito, invitiamo anche voi ad attaccare l’adesivo o ad indossare il triangolo rosa, in simbolo di protesta.
Testo originale: The Pink Triangle Story