La teologa tedesca Keul chiede una conversione alla Chiesa cattolica sulle persone LGBT
Articolo di KNA (Katholische Nachrichten-Agentur, Agenzia di stampa cattolica) pubblicato sul sito cattolico domradio.de (Germania) il 25 giugno 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
La teologa di Würzburg (Germania) Hildegund Keul chiede una “conversione radicale” della Chiesa Cattolica nei confronti degli omosessuali. “Qui sono in gioco i diritti umani”, dice l’esperta di teologia fondamentale.
Keul lo ha scritto venerdì sul blog internet feinschwarz.net (di riflessioni teologiche). La teologa cattolica ha espresso “preoccupazione e rabbia” per il fatto che il Vaticano ha sollevato delle perplessità sull’approvazione di una legge anti-omofobia in Italia.
Corresponsabilità per i reati
“La Chiesa cattolica romana partecipa agli innumerevoli discorsi e pratiche che aumentano enormemente la vulnerabilità sociale delle persone gay e lesbiche”, critica Keul, che insegna teologia fondamentale all’Università di Würzburg.
“Fino a che punto la Chiesa, come promotrice globale di omofobia è corresponsabile dei crimini contro le persone omosessuali? Noi come Chiesa dobbiamo affrontare questa difficile domanda”.
Nel peggiore dei casi, odio per se stessi
Mara Klein, membro dell’Assemblea Sinodale del Dialogo per la Riforma nel Percorso Sinodale, ha invitato la Chiesa Cattolica a prestare maggiore attenzione alle persone queer.
Ci sono molte persone queer di tutte le età, cioè persone che non si definiscono né uomini né donne, ha detto Klein alla rivista “Publik-Forum”. Tra loro ci sono quelli “che non hanno mai avuto parole per questo e forse si odiano anche perché ciò che sono è dichiarato sbagliato”, ha sottolineato Klein.
La Chiesa non tiene conto delle persone queer
L’assunto che ci siano solo pochi nella Chiesa Cattolica che si sentono al di fuori dell’ordine di genere di uomini e donne – cioè come “non binari” – è un errore.
Ciò è avvenuto perché la Chiesa come istituzione “non pensa alle persone queer, le discrimina in base al diritto del lavoro e le esclude dai sacramenti”, dice Klein.
Danni spirituali attraverso la discriminazione
Klein vede la Chiesa istituzionale come uno dei luoghi più insicuri “per vivere visibilmente la propria identità”. Nella Chiesa ci sono ancora strutture che “discriminano, emarginano e portano a danni spirituali”, ha affermato il membro del gruppo U-30 nell’Assemblea Sinodale.
Testo originale: Theologin fordert radikale Umkehr der Kirche bei Homosexuellen: “Sorge und Ärger”