La terra delle ombre. Un film racconta il pregiudizio omofobo in Nigeria
Articolo di Joe Jackson pubblicato da AFP News (USA) l’11 Ottobre 2019, liberamente tradotto da Michelangelo Bardella
A Londra si è proiettato in prima assoluta un film sulle conseguenze negative di una relazione amorosa tra due uomini nigeriani, prima di un’attesa ma probabilmente discussa distribuzione in quel Paese dell’Africa occidentale.
“Walking With Shadows“, una coproduzione britannica-nigeriana riadattata dell’omonimo libro di esordio dell’autore Jude Dibia, pubblicato nel 2005, racconta nei dettagli la fatica che un uomo affronta per essere accettato dalla sua famiglia e dalla società dopo aver rivelato una sua precedente relazione amorosa omosessuale.
Secondo quanto dichiarato dai produttori del film, questo libro premiato e osannato dalla critica, nato come autoproduzione poiché Dibia non aveva trovato nessuno disposto a pubblicarglielo, è stato il primo romanzo nigeriano con un protagonista gay.
Come nella maggior parte dell’Africa subsahariana, anche in Nigeria, l’omosessualità è illegale; si tratta infatti di un Paese conservatore dal punto di vista religioso (diviso quasi equamente tra il Nord a maggioranza musulmana e il Sud prevalentemente cristiano).
La legge federale prevede, per l’omosessualità, pene carcerarie di lunga durata e, nella sharia parallela o nel sistema islamico degli stati del Nord, la pena di morte, anche se non è mai stata applicata.
“Walking With Shadows”, ambientato nella metropoli di Lagos ed è stato proiettato per la prima volta al London Film Festival, ma deve ancora ricevere l’approvazione delle autorità nigeriane.
Le persone coinvolte nel progetto sperano che la censura approvi la distribuzione generale, anche in altri Paesi, in modo che possa essere apprezzato dal pubblico Africano.
“Credo che sarà ben accolto”, ha dichiarato all’AFP Ozzy Agu, l’attore protagonista, durante la prima mondiale del film. “Certo, è un tema delicato in Nigeria, ma il modo in cui è fatto il film è in realtà abbastanza rispettoso”.
“Sono sicuro che ci sia una parte di pubblico che ha la necessità di veder narrate le proprie storie: a loro si rivolge il film “, ha detto, aggiungendo che l’idea che non ci siano omosessuali in Nigeria o in altre nazioni africane è “folle”.
La mentalità, tuttavia, sta cambiando, in particolare tra i più giovani nelle città africane più cosmopolite.
L’anno scorso, in Kenya, è stato revocato il bando del film “Rafiki”, incentrato su una relazione amorosa lesbica. Il film è stato poi proiettato al Festival del Cinema di Cannes.
A giugno il Botswana, prendendo una decisione di importanza storica, ha depenalizzato l’omosessualità.
Pregiudizio sociale
“Walking With Shadows” narra la storia del protagonista di Adrian, interpretato da Ebele Njoko, che è diventato un padre rispettato e un marito di successo, dopo aver interrotto una precedente relazione omosessuale.
Quando questa ritorna alla luce, decide di non negare l’accaduto a sua moglie e agli altri pur di fronte alla crescente avversione e la sua fragile vita comincia presto a crollare.
Tra gli autori del film si trova la personalità della TV nigeriana Funmi Iyanda. La sua intervista a Bisi Alimi, attivista nigeriano per i diritti umani dichiaratamente omosessuale, ha scatenato il caos.
“Quell’esperienza mi ha aperto gli occhi su quanto sia consolidata l’omofobia e sui sempre più alti livelli di pregiudizio sociale”, ha scritto su un comunicato stampa Iyanda, direttrice artistica e produttrice del film.
“Volevo trovare la giusta storia da raccontare, che riguardasse le fatiche correlate alle aspettative proprie e della società, in un Paese estremamente animato ma anche profondamente e rigorosamente conservatore”, ha aggiunto.
Iyanda ha opzionato i diritti sul libro di Dibia nel 2015 ed ha cominciato a filmare due anni dopo, ma ha avuto difficoltà a trovare qualcuno disposto a finanziare un film su un tema come questo.
Aoife O’Kelly, scrittrice e regista irlandese residente a Londra, ha detto che la direzione del film (il suo primo lungometraggio) faceva proprio al caso suo, visto che è cresciuta in Irlanda, dove l’omosessualità è rimasta illegale fino al 1993.
“Ero molto coinvolta dalla trama”, ha dichiarato all’AFP, notando la “devastazione” che la legge irlandese aveva procurato a molte persone che erano costrette a nascondere la propria sessualità e che subivano continuamente arresti o emarginazioni.
“Spero che questa storia faccia capire alla gente quello che deve affrontare una persona… trascorrendo nascosta la maggior parte della propria vita, e quali conseguenze devastanti ciò avrà non solo sull’individuo, ma su tutta la famiglia”, ha aggiunto O’Kelly.
Testo originale: Shadow land: New film dissects anti-gay stigma in Nigeria
https://sg.news.yahoo.com/shadow-land-film-dissects-anti-gay-stigma-nigeria-015530370.html