La transizione in musica di Francesco Brodolini con “Riflessi di noi”
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Dialogo di Katya Parente con il cantautore Francesco Brodolini
Da qualche giorno c’è una nuova voce nella scena musicale italiana. È quella di Francesco Brodolini, un giovane cantautore romano, che nella musica ha trovato il modo migliore per raccontarsi. Il suo primo singolo “Riflessi di noi”, infatti, racconta la sua storia di ragazzo FtM, e lo fa con una delicatezza che coinvolge fin dalle prime note. Francesco è nostro gradito ospite per una chiacchierata.
Chi è Francesco?
Un semplice ragazzo trans che nel corso di questi anni, attraverso i suoi canali social, ha raccontato la sua esperienza del percorso di transizione FtM.
Nel corso della mia vita ho attraversato molteplici difficoltà, ma nonostante tutto sono riuscito a trovare il mio giusto spazio nel mondo trasformando il pianto in sorriso e la paura in coraggio: il lato cantautoriale mi ha aiutato a canalizzare le difficoltà colorandole.
Sembri una persona “risolta”. Che consigli daresti a chi si trova ad affrontare le tue stesse sfide?
Sicuramente darei il consiglio di ascoltarsi, di sentirsi, di vivere per se stess* e soprattutto di non ascoltare chi punta il dito giudicando. Possiamo sopravvivere, ma ci meritiamo di VIVERE.
Perché una canzone per raccontare la tua storia?
In primis l’ho fatto per me. C’ è stato un momento del mio percorso in cui credevo di non farcela, volevo rinnegare il mio passato, e con questo testo ho ritrovato la mia pace abbracciando Luna, il nome anagrafico che mi ha accompagnato per molti anni.
La seconda motivazione è dettata dall’orgoglio “Sono un uomo trans, fiero di poterlo urlare”: volevo urlare al mondo che le persone trans esistono, che hanno passioni, sogni e creatività, ho voluto manifestarlo in questo modo.
Sembra, ad un ascolto attento della canzone, che Luna (era lui prima della transizione) faccia ancora parte di te…
Luna e Francesco sono la stessa anima. È grazie a quel nome, Luna, a quella fisicità, a quelle sofferenze se ad oggi sono un uomo felice.
Luna è come se fosse un sorellina da proteggere e custodire nel mio cuore. Infatti, nel video musicale girato dal regista Alessandro Sabeone, Luna viene interpretata da una bambina di nome Ginevra, poiché è quella la visione che ho del mio passato nella mia anima.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Poter continuare a raccontare le emozioni attraverso i testi che scrivo e canto. Dopo il film “Le strade del crimine”, in cui ho interpretato la parte di un ragazzo in transizione, sono nate nuove collaborazioni che si concretizzeranno nel 2022.
Inoltre, ho un sogno nel cassetto: quello di potermi innamorare perdutamente di una donna e amarla per il resto della mia vita, di sposarmi e diventare genitore.
Tanta carne al fuoco. Per ora godiamoci la sua canzone, acquistabile sulle principali store digitali, e auguriamo buona fortuna a questo ragazzo così dolce e determinato.