La veglia di Palermo, gli amici e tutto il resto
Testimonianza di E. del Gruppo Ali d’Aquila di Palermo, tratta dal blog ilmondovistodaquaggiu, 15 maggio 2011
Dopo tanto parlare, dopo fiumi di inchiostro e polemiche, la veglia si è svolta nel piazzale antistante la chiesa di Santa Lucia.
Il parroco ha aperto il portone, acceso le luci e lasciato chiuso il cancello d’ingresso.Un’immagine forte, significativa. Non avevo mai partecipato ad una veglia così raccolta e silenziosa. MAI.
Eravamo circa 300 persone. Giovani, bambini, famiglie, coppie di anziani con le loro sedie apri e chiudi perché star due ore in piedi stanca.
Canti ed esperienze dal mondo hanno fatto da cornice alla Parola… Io mi sono guardata attorno e ho cercato di scorgere, in un buio illuminato solo dalle candele accese, volti e storie. Gente comune, gente semplice.
Di tanto in tanto sono riuscita a scorgere qualche sguardo o mano sfiorata tra giovani innamorate/i e mi sono commossa.
Qualcuno ha detto che non avrebbe partecipato alla veglia per ‘obbedienza’ al cardinale pur non essendo ben informato sui fatti.
Questa cosa mi fa orrore. In cosa ci si discosta dai farisei che mettono al primo posto la prescrizione e non la carità?
In fondo io avevo chiamato a raccolta gli amici, avevo detto tra le righe: ‘ho bisogno di voi, della vostra presenza’.
Ma queste persone hanno scelto la prescrizione e questo mi fa riflettere molto. Qualcuno mi ha detto: ‘ non vengo perché sarà strumentalizzata politicamente’. Se fosse venuto avrebbe trovato solo persone comuni raccolte in preghiera.
Credo che sia molto facile parlare, giudicare, puntare il dito senza conoscere la storia del cristianesimo, senza aver comparato i documenti della chiesa cattolica con quelli di altre chiese o con quelli di teologi cattolici che la pensano in modo diverso.
È semplice non aver idea di quello che dice la storia, la filosofia, la medicina, la biologia, la psicologia, la sociologia dell’argomento e permettersi di dire: ‘ha ragione il cardinale’. Sorella, fratello studia un po’, apri il tuo cuore e la tua mente e solo dopo potremo discutere dell’argomento.
A chi non ha partecipato dico solo che ha perso un’occasione: un’occasione per amare, per accogliere ed essere accolto, per riflettere, per far silenzio, per pregare…
A chi ha partecipato va il mio grazie.