La vita come amore, non come debito (Matteo 25:14-30)
Riflessioni di don Fabio
“Nell’amore non c’è timore, al contrario, l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo, e chi teme non è perfetto nell’amore.” (1 Giovanni 4:18)
Matteo 25:14-30: “…Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Ancora una volta il Vangelo ci invita a riflettere su chi sia Dio per noi, quale idea di Dio abbiamo scolpita nel nostro cuore!
I primi due servi sono mossi da sentimenti d’amore. E CHI AMA È SEMPRE FECONDO E CREATIVO. L’altro, invece, è mosso da un sentimento di paura, di un timore servile, per cui è bloccato ed è sterile!
“Sono due modi diversi di intendere l’esistenza: o come amore, o come debito. Allora, se la intendi come debito, fai una vita anche legalmente a posto, osservante della legge, e tutto finisce lì, e non vivi. L’altro vive invece una vita nell’amore, una vita feconda, una vita che gli ridà davvero la sua verità di figlio.” (Silvano Fausti SJ)
Diventa sempre più urgente ripensare le nostre catechesi, le nostre prediche, i nostri modi di presentare Dio. Troppe persone hanno nel cuore un’immagine di Dio deviata: che condanna, che giudica, che punisce! Troppi, ancora, hanno paura di Dio. E chi ha paura non gli si avvicina, non lo cerca, anzi lo sfugge, lo nega.
“Nell’amore non c’è timore” dice san Giovanni.
Con affetto, Fabio!