La web serie “Kaynin” racconta l’omofobia della società marocchina
Articolo pubblicato sul sito gaymaroc (Francia) il 20 ottobre 2014. libera traduzione di Marco Galvagno
Kaynin è un documentario ad episodi diffusi su You Tube e pone l’accento sulle sofferenze della comunità gay marocchina, raccogliendo una serie di testimonianze.
Marwan Bensaid fondatore della rivista gay Aswat lancia un nuovo progetto. Kaynin è una web serie di testimonianze di omosessuali marocchini che narrano il loro vissuto quotidiano: le violenze subite e l’esclusione dalla società.
“Mia madre mi faceva inghiottire peperoncino piccante, perché mi comportassi come un vero uomo”, racconta Hamza un ragazzo di 22 anni di Casablanca, nel primo episodio di Kaynin.
Dal suo racconto emerge un vissuto quotidiano ricco di insidie. Narra le violenze psicologiche subite a scuola: “I miei compagni non la smettevano mai di prendermi in giro e dovevo sopportare le osservazioni sgarbate dei prof. Facevo quindi molte assenze, perché non ce la facevo ad affrontare questa situazione. A casa le cose non andavano certo meglio”, continua a raccontare, “A 14 anni mio fratello maggiore mi ha schiacciato la testa con i piedi rompendomi due incisivi”.
Più tardi sia il padre che il fratello lo picchieranno a sangue prima di cacciarlo addirittura di casa. “Sapevano che non sarei potuto andare alla polizia, per denunciarli, se fossi andato è me che avrebbero messo al fresco”.
Oltre a raccogliere testimonianze Merwan Bensaid, ideatore del progetto continua a seguire i vari casi e cerca di aiutarli come può. Il militante che sta lavorando a nuovi episodi della serie vuole mostrare la realtà delle minoranze sessuali che vivono in ambienti sociali disagiati attraverso le testimonianze del loro vissuto quotidiano e delle violenze fisiche e psicologiche che sono costrette a subire.
Testo originale: « Kaynin », série témoin d’une société marocaine homophobe