L’adolescenza, la scoperta della mia omosessualità e la fede
E’ stato il peggior periodo della mia vita” confida nel suo piccolo appartamento vicino al Tempio, tirandosi su. Tra preghiere e tentativi di “guarigione”, il suo percorso sembra quello di tanti altri giovani, ragazzi o ragazze, lesbiche o gay, in conflitto tra la loro spiritualità e la loro sessualità.
“L’ho scoperto verso i dodici anni, ma non sono forse stato sempre omosessuale?”si chiede il giovane di Romanel. Durante un campo cristiano nella Svizzera Tedesca ebbe un primo flirt con un ragazzo della sua età.”
Fino a ventuno o ventidue anni, ho lottato contro la mia omosessualità. Come qualcuno che ha un cancro e che cerca di guarire.” Guarire? La parola è forte , ma è proprio in quello spirito che Bertrand ha vissuto la sua adolescenza.
Post-it e preghiera
Ma come si può provare a guarire dall’omosessualità?”Tra le altre cose si passava dalla preghiera. Per esempio , prendevo nota di versetti su dei post-it, per aiutarmi, e li attaccavo in diversi posti. Avevo sempre la Bibbia con me. Cercavo costantemente l’aiuto di Dio, perché mi liberasse.” Verso i sedici anni , abbandona il credo dei suoi genitori, nato dal movimento darbyste (ndr vicino agli evangelici e chiamato comunemente come Assemblea dei Fratelli) e si avvicina ad un’altra Chiesa evangelica.
Di sua iniziativa e non spinto dai genitori, segue un programma chiamato Torrenti di Speranza. Sviluppato dall’americano Andrew Comiskey, questo programma si presenta sotto la forma di un manuale di lavoro indirizzato “ a tutte le persone che desiderano entrare in un cammino di guarigione e di libertà in Gesù-Cristo e che hanno difficoltà nelle loro relazioni che si possono esprimere , tra l’altro, in tendenze omosessuali o lesbiche”.
L’autore si basa sul proprio esempio: il suo cammino verso una sessualità riconciliata dopo aver sposato una donna e aver dato inizio ad una famiglia. “Da questo manuale, è derivata una carenza di affetto da parte dei miei genitori, soprattutto da parte di mio padre, ricorda Bertrand. Il programma dice cosa fare , cosa dire, come pregare. L’ho fatto per quattro mesi, in sedute di gruppo.”
Gli incontri erano disseminati da momenti di lode, di discussioni e di preghiere, o di imposizioni delle mani.” Ho trovato tutto questo troppo inquadrato. In parole povere, il punto era pregare Dio per uscirne. Ma uscire da che cosa?” si chiede oggi.
“Ho dubitato della mia fede”
Altri giovani passano attraverso gli stessi interrogativi. E alcuni pregano Dio di espellere il diavolo che si appropria del loro corpo. “Sempre brevemente, era così anche per me, aggiunge il giovane uomo. Non ci vedevo il diavolo ma il male. Cercavo salvezza dal mio profondo malessere.”
Senza aiuto da parte della famiglia, il giovane esce da tutto questo “completamente distrutto” con sensi di colpa e di vergogna ancora più grandi.” Mi sono detto che ero finito, ero in collera contro Dio, ho dubitato della mia fede. La fede non era compatibile con la mia omosessualità.”
Questi sensi di colpa mi hanno perseguitato durante gli anni.” Verso sedici, diciotto anni, ho avuto una relazione con un ragazzo. Sempre , quando ero con lui, stavo benissimo .
Se alcuni passaggi dell’Antico Testamento possono sembrare duri riguardo all’omosessualità, è tutta una questione di interpretazione, secondo il giovane uomo.”Per me, la storia di Sodoma e Gomorra rappresenta la punizione, non dell’omosessualità , ma dello stupro omosessuale. E prendete la storia di Davide e Jonathan nella Bibbia: una amicizia maschile molto forte, quasi amore.”
Di tutto quel periodo, non conserva nessun rimpianto, ma “ molte ferite e tante sofferenze”. “ Mi sono molto arrabbiato con Dio. Ma Dio mi ha fatto come sono. E come dice Davide nel Salmo 139: “ Ti lodo Signore di come sono: una creatura così meravigliosa!”
Decisione accettata dalla famiglia
Nel 2007, Bertrand decide: si accetterà come omosessuale, una decisione che la sua famiglia ha finalmente accettato.” Mi sono detto che avrei vissuto con quello che avevo dentro di me. Non avevo più vergogna.” Ha quindi mantenuto la sua fede integra e ormai si rivolge alla Chiesa Evangelica Riformata Valdese (EERV)
“Non tentano nemmeno di giudicarmi. Alcuni non vogliono le unioni omosessuali, ma accettano Pastori gay”. Oggi tra i referenti di Vogay , l’associazione valdese delle persone che si confrontano sull’omosessualità, di cui fa parte, gli piacerebbe occuparsi degli incontri tra omosessuali cristiani. E perché non anche di culti gay-friendly ? ”
Ora come ora, Bertrand fa una differenza tra il suo vivere il proprio orientamento sessuale ed il conciliarlo con la sua fede.” Dopo una relazione di molti anni , appena finita, diventerò un omosessuale astinente? Vado a rimettermi in coppia con un giovane? Creo una famiglia? Non so ancora.” Il giovane di Romanel sta ancora cercando la sua strada . Ma non si arrabbia: “ Il solo che ci può giudicare, è Dio.”
Testo originale: J’ai voulu «guérir» de mon homosexualité avec l’aide de Dieu»