Provocazioni teologiche. Il Vangelo di Giuda secondo Lady Gaga
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Articolo del reverendo Patrick S. Cheng* pubblicato sull’Huffington Post (Stati Uniti) il 16 maggio 2011, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Ancora una volta Lady Gaga – icona queer e scandalo del pop – ha scatenato la destra cristiana. Nella sua nuova canzone e nel suo video Judas continua a cantare I’m in love with Judas (Sono innamorata di Giuda), riferendosi al vituperato discepolo che ha venduto Gesù Cristo per trenta pezzi d’argento. Teologicamente parlando, c’è qualcosa di salvifico in questa canzone e nel video? La mia risposta è senza alcun dubbio “sì”.
Come teologo queer e professore di storia della Chiesa delle origini, la canzone e il video mi ricordano un testo cristiano gnostico poco conosciuto: Il Vangelo di Giuda. In realtà, in questo testo, Giuda è il discepolo più leale a Gesù e compie la volontà di quest’ultimo mettendo in moto gli eventi che, in definitiva, hanno portato alla salvezza umana.
La canzone e il video Judas fanno sorgere alcune domande importanti: c’è qualche gruppo che ha il monopolio della fede cristiana? Inoltre, ci chiedono di considerare chi, oggi, potrebbe essere il vero traditore del messaggio di Gesù.
Il video più recente di Lady Gaga è pieno di immagini bibliche. Lei stessa è vestita da Maria Maddalena e si avvinghia ad un Gesù motociclista che indossa una corona di spine d’oro.
I due viaggiano con altri dodici motociclisti vestiti di giacche di pelle con, sulla schiena, i nomi dei dodici apostoli. Lady Gaga, per tutta la durata del video, tiene sott’occhio Giuda. Ha la possibilità di sparargli ma la sua pistola, che in realtà è un rossetto, finisce per tingere le labbra dell’apostolo. Il video è ricco di scene con l’acqua e mostra la lavanda dei piedi di Gesù e di Giuda in una vasca da bagno. Alla fine Giuda bacia Gesù, innescando gli eventi che porteranno alla crocifissione. Il video finisce con Lady Gaga lapidata a morte.
Il Vangelo di Giuda è un testo non canonico scritto in copto ed è datato al II secolo. Scoperto in Egitto durante gli anni settanta, è stato dato alle stampe nel 2006 dalla National Geographic Society. Qui potete leggere la traduzione in italiano. Ciò che è molto “queer” del Vangelo di Giuda è che capovolge la tradizionale condanna pendente sulla testa del discepolo. Invece di esserne il traditore, infatti, Giuda è l’unico discepolo di Gesù a capirne veramente il messaggio. È per questo che Gesù, durante la preghiera eucaristica, deride gli altri discepoli: per la loro mancanza di comprensione.
Giuda è il più leale a Gesù; fa la sua volontà consegnandolo alle autorità e mettendo così in moto gli eventi che porteranno alla redenzione. Gli altri discepoli non lo capiscono e Giuda sogna di essere perseguitato e lapidato proprio da loro. Alla fine viene frainteso e ingiuriato dai cristiani “ortodossi”.
Il video di Lady Gaga, come il Vangelo di Giuda, riporta ad un periodo in cui c’erano molti punti di vista su ciò che significava essere cristiano. Il video evoca un tempo nel quale il pluralismo e la molteplicità erano la norma e non l’eccezione. Nel II e III secolo, una volta istituzionalizzata la Chiesa, che all’inizio del IV secolo diventò la religione ufficiale dell’Impero romano, si cancellò molta della ricchezza teologica passata. Oggi la destra cattolica ignora completamente che la cristianità, nella Chiesa “cattolica” degli inizi, aveva molte sfaccettature.
Può darsi che chi è tacciato più spesso di essere un giuda (ovvero un “traditore” della fede) – lesbica, gay, bisessuale o transgender (insomma, LGBT) – sia veramente il più leale al messaggio di Gesù e allo “scandalo della croce”? Può essere che le persone LGBT capiscano intimamente cosa significhi essere crocefissi per l’amore incondizionato e i valori dell’Evangelo di Gesù e del Verbo fatto carne? Al contrario, potrebbe essere che cristiani presuntuosi e farisaici come il National Organization for Marriage (Organizzazione nazionale per il matrimonio), la Catholic League (Lega cattolica) e i gruppi ufficiali dell’odio cristiano censiti dal Southern Poverty Law Center siano i traditori moderni del messaggio d’amore incarnato in Gesù, un tradimento reso peggiore dall’intascare parecchi pezzi d’argento come stipendi e sgravi fiscali.
Gesù potrebbe ridere in faccia alla destra cristiana che ha l’arroganza di pensare di avere il monopolio della croce e del messaggio cristiano. Che la amiate o la odiate, da una prospettiva teologica certamente Lady Gaga continua ad ispirare controversie. La sua nuova canzone e il suo nuovo video non fanno eccezione.
* Patrick S. Cheng è teologo, professore, pastore e autore di numerosi libri.
Testo originale: Lady Gaga and the Gospel of Judas