L’amore incondizionato verso nostro figlio che è gay
Testimonianza n.14 di Theo e Marjo Kuipers, una coppia di genitori olandesi con un figlio gay, tratta da Tell it out (Dillo ad alta voce), libro di testimonianze di genitori con figli LGBT+ di tutta Europa realizzato da ENP – European Network of Parents of LGBTI+ Persons (Rete Europea di Genitori di Persone LGBTI+) con il supporto editoriale della Tenda di Gionata ed il contributo del Consiglio d’Europa, pubblicato nel 2020, pp.37-38, liberamente tradotta da Diana, revisione di Giovanna e Giacomo Tessaro
Theo (il padre): Io e mia moglie Marjo siamo genitori di due figli, uno gay e uno etero. Per noi non c’è nessuna differenza tra di loro. Li amiamo di un amore incondizionato, e il loro orientamento sessuale non è un problema per noi. Crediamo che Dio li abbia creati così come sono, e chi siamo noi per contestarLo?
Nella nostra famiglia esiste un forte legame tra di noi, e cerchiamo di vivere in modo pacifico prendendoci cura dei bisogni del nostro prossimo. Il giorno in cui nostro figlio minore fece coming out era la vigilia di Natale. Mio figlio stava lavorando al computer nel suo studio, e stava guardando un sito di appuntamenti per gay.
Gli chiese cosa stesse facendo, e mi rispose che doveva dirmi qualcosa. Mia moglie e nostro figlio maggiore, con la sua ragazza, erano seduti nel soggiorno. Ci disse che preferiva i ragazzi alle ragazze, e noi non ne fummo sorpresi: dentro di noi sapevamo che era gay. Ci abbracciammo, e lui fu sollevato e grato che tutti noi, i suoi genitori, suo fratello e sua cognata, lo accettassimo.
La settimana seguente fece coming out coi suoi amici più intimi, e nessuno lo rifiutò. Per lui fu un grande sollievo. Avrebbe desiderato dirlo molto prima. Sappiamo molto poco sulle persone gay e sulle loro relazioni.
Un nostro amico e collega è gay, e ci ha raccontato molte cose interessanti sui gay. Ci ha anche accompagnati in un bar per gay ad Amsterdam. Noi abitiamo a Hoorn, una cittadina vicino ad Amsterdam. Abbiamo cominciato a partecipare alle Celebrazioni Rosa (contro l’omofobia) nella chiesa di Keizergracht ad Amsterdam, e in occasione del Gay Pride siamo saliti su diverse barche.
Nel 2016 siamo stati sulla barca della Religione nel Mondo (“Coesistere in libertà” è il loro slogan) e abbiamo vinto il primo premio. Un imam gay francese era seduto accanto alla figlia lesbica del vescovo sudafricano Desmond Tutu. Alcune persone sulle banchine dei canali cominciarono a piangere quando ci videro passare sulle barche lungo i canali di Amsterdam.
Abbiamo deciso di partecipare all’inaugurazione dell’ENP a Malta. Sfortunatamente non ci sono gruppi di genitori nei Paesi Bassi, così partecipiamo come singoli. Sosteniamo lo slogan “Amore incondizionato” dell’ENP.
È molto triste quando i genitori decidono di allontanare i propri figli dopo il coming out. Non riusciamo a comprenderlo né accettarlo, eppure continua a succedere. Porteremo un cartello con lo slogan dell’ENP al prossimo Gay Pride di luglio ad Amsterdam. Nostro figlio marcerà con noi, e ne siamo molto orgogliosi. Racconteremo a tutti della nostra famiglia e dei nostri figli, uno gay e l’altro etero. L’accoglienza e l’uguaglianza iniziano all’interno della famiglia.
Marjo (la madre): Fin da quando mio figlio era un ragazzo, sentivo che probabilmente preferiva i ragazzi. È stato un dono di Natale per la nostra famiglia quando ci ha confessato la sua vera natura. Nella mia mente lo sapevo; nessuna differenza – eri mio figlio prima, e lo sei adesso. Ma il mio cuore piangeva quando mi ha abbracciato e mi ha detto: “Grazie per amarmi così come sono!”. Naturalmente ti amo. Sei lo stesso prima e dopo Natale. Ha scelto di comunicarcelo in modo semplice.
Abbiamo rispettato la sua scelta, e non lo abbiamo detto a nessuno. Ma come genitori abbiamo rapporti con tante persone intorno a noi, e qualcuno ci ha detto che avremmo dovuto dirglielo, ma io ho risposto che non avevamo dovuto annunciare a nessuno che l’altro figlio era eterosessuale. Non cresciamo i nostri figli in modo diverso l’uno dall’altro.
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