L’amore non fa vittime. Diciamo No al pregiudizio in nome di Dio
Testo tratto dal libretto Love doesn’t make victims, edito da Faith, Family, Equality: The Latino/a Roundtable* (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Così, pensiamo alle conseguenze… Facciamoci un esame di coscienza, delle nostre vite, e guardiamo francamente a noi stessi. Se siete d’accordo con quello che abbiamo discusso sino ad ora, chiedetevi se voi, la vostra famiglia o la vostra Chiesa nutrite ancora dei pregiudizi nei confronti di qualche gruppo. Perché, come abbiamo anche imparato dal proverbio spagnolo (“Le azioni fanno l’amore, e non i suoi buoni propositi”), l’amore non è una riflessione sull’amore, o un bel sentimento.
Perché domando se siete d’accordo? Perché non è abbastanza essere d’accordo con cosa abbiamo discusso mentre, nelle nostre vite reali, potremmo continuare a disprezzare gli altri. Il pregiudizio nei confronti di qualsiasi gruppo umano finirà per giustificare nella vostra mente l’avere pregiudizi contro qualcuno.
Non va bene. Il pregiudizio è contro il volere di Dio.
Non è leale usare Gesù e il suo messaggio per giustificare il nostro disprezzo o la nostra persecuzione degli altri, o per nutrire la bigotteria e il biasimo contro un gruppo di persone. È senza valore – anzi è inutile – applaudire e cantare all’amore di Dio quando la nostra vita quotidiana contraddice quello che affermiamo con le nostre labbra. Comunque, ricordate sinceramente quali gruppi la vostra Chiesa, la vostra famiglia o persino voi ritenete “indesiderabili”, “peccaminosi” e “immorali”. Non sarebbe una sorpresa (per alcune Chiese e per alcune persone) se gli omosessuali fossero tra questi.
Non sarebbe sorprendente che molti dicessero, nelle loro Chiese e nelle loro famiglie, che riconoscere la dignità e i diritti degli omosessuali significherebbe un attacco alla famiglia, al matrimonio e alla società. Non sarebbe sorprendente se nelle Chiese o nelle famiglie alcune persone dicessero ancora che fare questo vorrebbe dire supportare crimine e violenza – per alcuni sarebbe come la fine del mondo! Ma non vedete che queste accuse sono simili a quelle contro gli “illegali” e le loro famiglie? Queste sono accuse, ma dove sono le prove indiscutibili? Questo è ciò che capita alle accuse contro gli “illegali”; si dicono un sacco di cose, si ripetono un sacco di cose, si pensano che siano vere un sacco di cose, ma molto poco è vero – non ci sono prove.
I fatti e la realtà dimostrano che le persone omosessuali, in quanto tali, non sono né meglio né peggio degli altri. Sono buoni, cattivi o mediocri – esattamente come le persone eterosessuali.
Le persone omosessuali hanno famiglie e amici, hanno un lavoro, vanno in chiesa e sono membri della comunità, amano Dio e amano il prossimo, sono studenti, insegnanti e professori, sono padri e madri (e fratelli, e sorelle, e zie e zii, nonni, nonne e cugini). Sono membri delle nostre famiglie perché sono nati e cresciuti in mezzo a noi. Anche loro vanno alle feste di compleanno e alle cene di Natale, sono giovani e vecchi, fanno compere e vanno in vacanza, devono pagare le utenze e le tasse. In altre parole, gli omosessuali sono persone come tutte le altre. Né migliori, né peggiori.
Comunque, pensate ancora a tutto quello che avete letto in questo libretto. Perché, se ancora pensate che la vostra interpretazione della Bibbia e delle dottrine della Chiesa sia più importante dell’amore di Dio e molto più importante delle azioni, o se pensate ancora che un pugno di testi biblici o di dottrine possano giustificare il vostro disprezzo di questi figli e figlie di Dio che sono immagine di Dio quanto ogni membro della vostra famiglia e della vostra Chiesa, allora non avete capito.
Perché? Perché Dio È amore, e l’amore di Dio è senza limiti, condizioni o eccezioni. L’amore non giustifica il pregiudizio o la bigotteria contro nessuno, a prescindere da quello che sono.
Dire che Dio non può amare le persone omosessuali o pensare che queste non possano davvero amare Dio, o credere che, dal momento che sono omosessuali, non possono essere figli di Dio come voi, la vostra famiglia e i membri della vostra Chiesa, o pretendere che prima che Dio possa amarli o prima che voi (o la vostra famiglia, o la vostra Chiesa) possiate rispettarli e accettarli debbano prima diventare eterosessuali e “pentirsi” della loro omosessualità – dire una di queste cose è sbagliato come erano sbagliati tutti gli argomenti che sono stati usati in passato a favore della schiavitù, per giustificare la violenza contro le donne, come ragione per la bigotteria contro i neri, gli ispanici e altre minoranze, o come le scuse per rifiutare e perseguitare i lavoratori illegali e le loro famiglie. Esattamente lo stesso!
I cristiani devono rendersi conto che ogni dottrina o interpretazione biblica che (in teoria o in pratica) contraddica o faccia eccezioni all’amore di Dio, indipendentemente dal qualsiasi altra cosa, non può essere una dottrina corretta e veritiera o un’interpretazione esatta della Bibbia. Dio È amore e i cristiani credono in QUESTO Dio e non nelle loro interpretazioni dei testi e delle dottrine.
La Chiesa e la società non possono scegliere tra queste persone e decidere chi tra loro Dio dovrebbe, o non dovrebbe, amare. La Chiesa e la società non possono decidere chi è in grado di amare Dio e chi no. Se potessero deciderlo, infatti, negherebbero che Dio È amore e che Dio ama tutti gli esseri umani senza limiti, senza condizioni e senza eccezioni. Negare ciò è contraddire apertamente ciò che è fondamentale nel cristianesimo.
I cristiani non possono tornare ad usare le interpretazioni bibliche e le dottrine – ancora convinti di comprendere la volontà di Dio – per ferire, disprezzare e giustificare la violenza contro un altro gruppo, specialmente quando il “peccato” di quel gruppo è solamente quello di essere come Dio li ha creati. I cristiani non possono fingere che vada bene persistere nell’atteggiamento ipocrita che Gesù ha criticato e condannato (25).
Gli esseri umani non scelgono la loro razza, la loro cultura o i loro cromosomi, così come, nello stesso modo, non scelgono il loro orientamento sessuale. Essere omosessuale non è una “preferenza” o una “scelta”, così come essere eterosessuale non è una preferenza o una scelta. Tutti noi siamo nati con un orientamento sessuale e un giorno capiamo di che tipo è. Il nostro orientamento sessuale è una componente fondamentale di chi siamo e di chi diventiamo.
O, per metterla in maniera diversa, il nostro orientamento sessuale è parte del nostro essere creature di Dio, è parte di chi siamo come persone chiamate alla vita da Dio, perché Dio vuole che viviamo così (26).
Ma la Bibbia non dice che l’omosessualità è un peccato?
O forse quegli otto versetti biblici sono stati interpretati per forzarli a fare riferimento alla omosessualità? Questi otto versetti (erroneamente interpretati) sono forse più importanti dei moltissimi altri versetti in cui Gesù ci comanda esplicitamente di amare gli altri senza condizioni o eccezioni, dei moltissimi versetti nei quali ci comanda di non giudicare gli altri? Nella Bibbia non ci sono anche tantissimi versetti sull’amore, il perdono, sull’astensione dal giudizio?
Chiedetevi sinceramente, con i piedi ben piantati per terra e gli occhi della fede fissati solo in Dio che È amore: può essere la volontà di Dio disprezzare o essere bigotti nei confronti di qualcuno? Può essere la volontà di Dio negare l’uguale dignità e i diritti di un altro uomo? Può essere la volontà di Dio albergare o nutrire odio verso qualcun altro? Se davvero credete con la vostra vita che Dio È amore, dovete rispondere “no” a queste domande.
Dio è amore e l’amore non fa vittime e non giustifica il pregiudizio. Al contrario (27)!
Ricordatevi le riflessioni e le discussioni che avete trovato in questo libretto la prossima volta che dite la preghiera che Gesù ci ha insegnato, specialmente quando dite: Padre nostro che sei nei Cieli… così in terra… Ricordatevi che la volontà di Dio è che ci amiamo l’un l’altro senza limiti, senza condizioni, senza eccezioni. Questo è quello che Dio vuole perché è come Dio ci ama, ed è quello che Gesù ci ha insegnato. Nessuna legge umana o pregiudizio può distruggere quel che Dio ha creato. Tutti gli esseri umani sono uguali in dignità e diritti, perché così Dio ci ha fatto.
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(25) Matteo 15:1-9.
(26) Sapienza 11:21-26
(27) Romani 13:8-10.
*Faith, Family, Equality: The Latino/a Roundtable mira a promuovere la comprensione, l’accettazione e la promozione degli Ispanici (Latinos) e delle loro famiglie trasformando le loro comunità di fede e la comunità ispanica nel suo insieme.
Testo originale (PDF): Love doesn’t make victims