L’amore trascende tutto, anche i pregiudizi contro le persone gay
Testimonianza di Helga raccolta da Romain Gary, pubblicata sul sito dell’emittente France TV (Francia), liberamente tradotta da Giovanna Vallone
Sono al terzo anno di Psicologia, in pieno periodo di esami. Decido, quindi, di andare alla biblioteca dell’università per ripassare, come accade spesso. Prendo posto e ascolto dietro di me una conversazione su omosessualità e religione tra uno studente e una studentessa che non conosco. Il tono della voce si alza molto velocemente, la ragazza sembra avere un ragionamento logico e dimostra di avere una mente aperta e di apprezzare una religione che si mette in discussione e si rende attuale. Parla del diritto legittimo al matrimonio, mentre lui paragona l’omosessualità alla pedofilia: ″Vedrai che presto anche l’argomento della pedofilia sarà affrontato in modo serio al governo ecc”. Paragona anche l’omosessualità alla sindrome di Down, paragone originale che mi lascia ancor oggi perplessa: “Se fossi nato gay, cosa avresti fatto?” – “ Anche se fossi nato con la sindrome di Down sarei stato molto sfortunato”. Lui spiega che non è normale, che tutto ciò ha delle ripercussioni tragiche sulla gente. Lei gli domanda se il matrimonio omosessuale ha avuto una ripercussione sulla sua vita e lui spiega goffamente che ″pian piano, questo accadrà. Basta vedere come se ne parla nei film e nelle serie tv, come si cerca di rendere normale qualcosa che non lo è″.
Avendo una relazione con la mia compagna da più di un anno ormai, raggiante come non lo sono mai stata grazie alla sua presenza, ai suoi incoraggiamenti e al suo sostegno, mi domando cosa ci sia di male ad amare qualcuno.
Sono sconvolta da questo tipo di discorsi, ancor più quando a farli è un giovane all’interno di un istituto (universitario) simbolo della cultura e della conoscenza. Ho cambiato posto rumorosamente.
I miei genitori sarebbero delusi di me se sapessero che ho una relazione con una ragazza così formidabile. Non ne farebbero un dramma, ma non è ciò che sperano per me. Presto, un membro della mia famiglia mi chiamerà per sapere se andrò sola o accompagnata da qualcuno al suo matrimonio e sarò obbligata a rispondere che andrò sola. Tutti i miei cugini inviteranno le loro compagne alle feste di fine anno ed io non potrò.
Tuttavia, mi reputo fortunata. Se non contiamo i commenti osceni degli uomini quando bacio la mia compagna durante le feste, mai insulti, offese personali, neanche sguardi fuori luogo. Tutti i miei amici sono al corrente e anche i più ostinati tra loro hanno accettato di buon grado la notizia. Dimostrazione, questa, che le mentalità possono cambiare!
Credo inoltre di essere più fortunata di molte persone che non devono affrontare tutti questi pregiudizi, poiché ora so cosa significa amare qualcuno sinceramente. Non la cambierei per niente al mondo e questo mi dona una forza prodigiosa nella vita quotidiana.
Pazienza se finisco con una morale da Disneyland, ma è la verità: i vari attacchi che ci vengono inflitti non potranno mai abbatterci, poiché l’amore trascende tutto. E sì, spiacente, dovranno farsene una ragione.
Ero rattristata dalla durezza di questi accenti, dalla loro mancanza di generosità e la loro fredda indifferenza alla comunità umana. Ogni amore felice porta i nostri colori: dovrebbe avere milioni di sostenitori. La nostra fratellanza è arricchita da tutto ciò che ci illumina. La gioia di un bambino o la tenerezza di una coppia brillano per tutti. Esse sono sempre un luogo luminoso.
Testo originale: Helga témoigne