“L’anima mia magnifica il Signore…” (Luca 1:46-56)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Anche nel Magnificat, Maria tiene a tessere le lodi di un Dio che trova onnipotenza nel suo farsi umano: un Dio che non è pensiero ma Persona; sguardo che si è posato su di lei, Persona che ha nella Santità il suo nome, braccio che disperde e rovescia i potenti mentre innalza e ricolma di beni i poveri. Padre buono che soccorre, promette, mantiene. E che quindi ha una sola vera identità, nella memoria, nel presente e nel futuro: Amore che si incarna.
Dal Vangelo secondo Luca 1:46-56
«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.