L’arcivescovo di Malta invita i genitori ad accogliere i figli LGBT+
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 19 maggio 2022, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Due arcivescovi europei, in occasione della Giornata Internazionale Contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia (IDAHOBIT), hanno espresso dei commenti positivi nei confronti delle persone LGBTQ.
L’arcivescovo di Malta Charles Scicluna ha invitato i genitori ad accettare i propri figli LGBTQ come atto richiesto dal Vangelo: “’Il mio appello ai genitori è: accettate i vostri figli così come li accetta Dio Padre. Gesù ha in mente i vostri figli (così come ha in mente ciascuno e ciascuna di noi) quando ci dice che vuole darci un comandamento nuovo: amarci gli uni gli altri.
“’Il medesimo comandamento ci richiede di rivedere il modo in cui vengono trattati i rifugiati […]’ ha continuato l’arcivescovo.
“Il racconto giovanneo del comandamento nuovo dopo l’Ultima Cena (la sua morte era ormai imminente) è stato il Vangelo della quinta settimana di Pasqua. Secondo l’arcivescovo, questo comandamento è il dono più prezioso di Gesù al mondo, e dovrebbe sempre guidare i nostri passi e le nostre relazioni.
“’È come se Gesù ci dicesse: Se fossi venuto sulla terra per un unico motivo, sarebbe per mostrarvi la via dell’amore’ ha detto l’arcivescovo”.
Monsignor Scicluna, che ha degli alti incarichi in Vaticano, è da anni un alleato della comunità LGBTQ. Ha partecipato per la prima volta all’IDAHOBIT nel 2014; nel febbraio di quest’anno si è incontrato con alcuni attivisti LGBTQ e ha minacciato sanzioni contro un sacerdote colpevole di violenti commenti antiomosessuali; nel 2013, quando era vescovo ausiliario, invitò la Chiesa a rispettare le persone omosessuali; difese timidamente l’amore presente nelle relazioni omosessuali, dicendo “L’amore non è mai un peccato. Dio è amore”; non volle punire un sacerdote che nel 2015 benedisse una coppia omosessuale, anzi, lo sostenne; sostiene che la Chiesa dovrebbe scusarsi con le persone LGBTQ (anche se si oppone alle unioni civili) e ha condannato le “terapie riparative”, chiedendo scusa per uno studio, commissionato dalla Chiesa, che le aveva sostenute.
In Italia, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha pronunciato una preghiera per la Giornata IDAHOBIT:
In questa Giornata Internazionale per il superamento dell’omofobia come comunità cristiane, insieme a quanti e quante si spendono fattivamente a rendere fraterna e pacifica la casa comune, impegniamoci a prendere le distanze da ogni pregiudizio e discriminazione, da ogni paura che fa individuare nemici e innalzare muri. Assumiamo e imitiamo lo stile di Dio che ci ha manifestato Gesù di Nazareth: Egli non lascia indietro nessuno, nessuno gli è estraneo, tutti raggiunge, tutti accoglie, tutti sono destinatari del suo amore compassionevole, del fremito del suo grembo paterno.
E perché si diffonda una cultura del rispetto e dell’accoglienza e ciascuno – senza distinzioni di orientamento sessuale – sia riconosciuto come persona e conosca la vicinanza e l’amore sconfinato di Dio, facciamoci provocare dal volto solcato dalle lacrime ma carico di tenerezza di tante mamme e papà che portano il peso del travaglio e della discriminazione dei loro figli.
Ci provochino nell’edificare comunità cristiane fraterne e sinodali, aperte all’accoglienza, dove tutti possono essere ascoltati, accompagnati e valorizzati. Siano memoria vivente dei riflessi del volto materno e paterno di Dio che accoglie sempre a casa e fa festa per i figli attesi e ritrovati.
Ci aiutino a sgombrare i cuori dai macigni che siamo pronti a sferrare, perché ritornino ad essere cuori di carne animati dal Soffio vitale dell’amore di Dio, capaci di riconoscere e amare come ama Dio.
Monsignor Lorefice aveva già condotto una cerimonia ecumenica in occasione dell’IDAHOBIT del 2018, dicendo “deploriamo fermamente che le persone omosessuali abbiano subìto, e subiscano ancora, espressioni malevole e attacchi violenti”. Da diversi anni in Italia le veglie di preghiera contro l’omofobia si tengono nelle parrocchie cattoliche di varie città italiane, inclusa Palermo.
* Robert Shine (lui) è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0, blog quotidiano di notizie, opinioni e testi spirituali relativi al mondo LGBTQ cattolico. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: Archbishop Appeals to Parents: Accept Your LGBTQ Children as God Does